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FIGC PARMA, LE SOCIETA' SI RIBELLANO E SI RIFIUTANO DI GIOCARE L'11/10

Figuraccia della FIGC che come previsto ieri da Emiliagol si è rimangiata la parola - Serata importante quella di Parma (4 ore), le Società unite in unico fronte vanno alla guerra con il CRER che vuole imporre l' 11 di ottobre come partenza del campionato di Seconda e Terza - La Coppa rinviata a data da destinarsi - Un Dottore della terapia intensiva covid, ha spiegato l'impatto del covid nel calcio (con buona pace delle fake di Braiati) ed ha aggiunto che ci si aspetta un ottobre peggio di marzo

ByManso - Ahahahhaha, “conosco i miei polli”.

Ieri, anticipandone il risultato, l'avevo prospettata “Riunione farsa” e siccome i miei polli li conosco per nome e cognome (Paolo Braiati e Romano Martini), mi è venuto d'impeto riesumare questo vecchio detto parmigiano, che si usava nella briscola per definire gli avversari che si era sicuri di battere; i miei polli, appunto.

I miei polli però, quelli con cui giocavo a carte e vincevo sempre, erano uomini onesti, erano uomini di parola ed erano uomini che rispettavano le regole della briscola, poiché sapevano che imbrogliare per vincere un segno o anche una partita, gli sarebbe costata la reputazione in “tuta Perma vecia”.

Quindi, volenti o nolenti, ci stavano a farsi spennare e a pagare il caffè, putost che magneros la facia!

Quelli si, erano uomini con le palle, perchè anche per perdere ci vogliono le palle, anzi, si può dire che per perdere, di palle ce ne vogliono di più che per vincere.

La FIGC ieri sera a Parma stava per essere sconfitta in tutto e per tutto (Coppa e Campionato), ma a quel punto, persa fin dall'inizio la partita di Coppa (rifiutata dalle società e quindi rinviata a data da destinarsi) non si è comportata come i miei polli amici di briscola; lei la FIGC, pur di vincere la mano più importante (data inizio Campionato) ha imbrogliato mettendo qualche carico nel proprio mazzo.

E la faccia? Ma che gli frega a quelli della faccia! Quelli son a Bologna, che gli frega di mangiarsi la faccia.

A Parma però, in mancanza di Bologna, c'è il Delegato Presidente Romano Martini, che dopo aver indetto questa riunione per discutere della data di inizio campionato, ha avvertito che il Campionato stesso doveva partire l' 11 di ottobre e che per la Coppa se ne poteva parlare.

Carambola che giravolta! Per salvare il culo a Braiati (era il 4 settembre e le società volevano votare per il non inizio in tempi brevi... si parlava del 18-25/9), Martini si inventa il “ rimandiamo tutto tra quindi giorni e lì deciderete quando vorrete partire; ve lo prometto”.

Bene, che Martini abbia ricevuto l'ordine da Bologna di mangiarsi la faccia dopo che gli aveva salvato il culo, è più che palese, ormai sappiamo come funziona, ma l' ordine ricevuto (armiamoci e parti per la guerra da solo che io ti sto a guardare) non lo giustifica per nulla, anzi, lo rende ancor più colpevole, perchè fa la figura di colui che ti prende in giro andata e ritorno, in un campionato che agli occhi dei più, gioca tutto da solo.

Conosco Romano Martini ormai da 45 anni avendolo da principio incontrato sui campi. Era un arbitro non molto alto, con le gambe storte, ma con un gran piglio autoritario e con due palle tanto grosse, ma tanto grosse, che quando le liberava gli toccavano terra. Due palle le sue, che lo han portato fino alla Serie B e poi, a fine carriera, a ricoprire incarichi importanti in ambito AIA Nazionale. Non ci godevamo, questo è certo, ma il rispetto che fino a ieri sera nutrivo per lui, era davvero tanto.

Fino a ieri sera!

Romano, scusami ve, ma alla tua età dopo la tua carriera, dopo che tutti, ma proprio tutti ti han sempre considerato “Romano Martini”, come hai potuto tradire le tue Società non facendole decidere come avevi promesso?

Come hai potuto tradire la tua stessa faccia dandola in pasto a chi da Bologna non aveva il coraggio di metterci la sua?

Te la sei “venduta”, la faccia, per un tocco di poltrona? Noi dai, non ci credo, tu sei ben altro nonostante ieri.

Il Martini che conoscevo e conosco io, a mente lucida, cioè oggi, chiede scusa e da subito le dimissioni.

Il Martini che conosco e conoscevo io, non ci sta ad essere ricordato per quello che aveva perso la faccia con tutte le società della sua Provincia.

No, non ci sta!

Romano, tu non sei come quelli di Bologna, che pur di mantenere il potere, ne han fatte di cotte e di crude mancando più di una volta alla parola data.

Tu sei ROMANO MARTINI!

Io me lo ricordo benissimo, e tu, te lo ricordi chi è Romano Martini?

Fiiii am crida al cor!!

La Cronaca della serata

Martini avverte la platea delle Seconde e delle Terze di Parma che, si potrà parlare di Coppa ma non della data di inizio Campionato che dovrà essere per forza l' 11 di Ottobre. Da ciò il malcontento monta in sala; le società si sentono tradite nonostante l'avvertimento ricevuto da emiliagol con un articolo che prevedeva come sarebbe andata a finire.

L' Audace porta un medico (finalmente uno), è il Dottor Finardi in servizio presso l' Ospedale Maggiore di Parma nel reparto di terapia intensiva Covid.

Il Dottore non usa mezzi termini illustrando ai presenti che la doccia e da evitare, poiché l'umidità veicola il virus in modo importante (rimane 3 ore nell'aria e 72 ore su plastica e cartone).

Il Doc. Finardi dichiarando che il calcio è lo sport più pericoloso per il contagio, inconsapevolmente ammazza anche il vecchio e insulso cavallo di battaglia detto e ridetto ad ogni riunione di questo periodo dal Perito industriale Paolo Braiati: “Nel calcio non c'è pericolo di contagio, il pericolo è fuori”.

Bhe, fin che lo dicevo io che questa era una fake inventata da chi nemmeno ha mai visto uno spogliatoio, poteva anche passare, ora però che lo ha detto un dottore, e che dottore, non passa più. Se Braiati ha qualche cosa da dire su questo argomento, gli passiamo il numero del Dott. Finardi, così poi si possono confrontare. Perito industriale-Medico terapia intensiva a parlare di Covid?; Bhe, non vorrei mancare nemmeno per tutte l'oro del mondo.

Ancora il DOC: “a Parma si fanno 1500 tamponi al giorno e solo l'Ospedale, ne assorbe 1000-1200, il solo calcio quanti ne caricherebbe di più?”; poi specifica che la situazione di settembre è relativamente tranquilla anche se la crescita è costante, ma però si prevede un ottobre sulla falsariga di marzo dello scorso anno o anche peggiore; a marzo c'era il caldo e le finestre erano aperte, mentre ora si va verso il freddo e le finestre rimarranno irrimediabilmente chiuse, aumentando così la possibilità di contagio. E cita l'esempio sempre di marzo, quando in ospedale per avere un tampone per un paziente ricoverato e in pericolo di vita, dovevano aspettare 48/72 ore; se in marzo per un paziente in pericolo di vita si aspettavano 72 ore, pensate per uno che è a casa con un po' di febbre quando potrebbe arrivare.

Infine aggiunge: “ il rischio che il calcio vada ad appesantire tutto il sistema sanitario è davvero forte, poiché a ottobre ci aspettiamo di andare sott'acqua (troppi malati e troppi morti) come li eravamo appunto a marzo scorso” .

Impatto clamoroso quello del Doc Finardi, perchè per la prima volta son state portate a conoscenza dei Presidenti le parole di un medico in trincea. Adesso avete capito perchè Braiati nonostante le nostre insistenze in ogni dove, non ha mai portato un medico alle riunioni? Scusate, ma io l' avevo capito; e voi?

Bhe dai, senza offesa per nessuno, ma lo capisce anche un allocco, che il CRER ha paura della verità!

Gli interventi dei Presidenti son stati molti e l'impressione generale è stata quella di una loro buona preparazioni sui vari argomenti toccati (per caso ci leggono??), ma su una cosa erano preparati e cazzuti: “nessuno vuole giocare”.

Tra le tante ascoltate, che davvero han fatto capire quanto fisse preparata la platea, una mi ha colpito: “ se il problema della FIGC è partire al più presto per non perdere i soldi delle iscrizioni in caso di stop dei campionati (teoria poco teoria ma con molta pratica di Emiliagol) siam disposti a lasciarvi tutto anche se non dovessimo disputare nemmeno una partita. Troooopppo forti!

Qualche frase fuori le righe si è pure sentita da parte della platea; uno fa: “Mi sono rotto il cazzo”; un altro riferendosi a qualcuno della FIGC non presente la butta lì così: “A ghe da sparerogh”.

Poi nel finale è intervenuto il Presidente della Sezione AIA di Parma Matteo Comastri ,che tanto per non smentire il momento in cui ci troviamo, ha dichiarato che gli arbitri non si allenano in gruppo, ma per evitare il contagio di massa, si allenano per conto proprio.

Per far capire le difficoltà a cui si può andare incontro racconta un episodio che suona come un vero e proprio avvertimento a chi di dovere. Comastri: tra sabato e domenica ho ricevuto 7/8 telefonate di arbitri che dicevano "ho un po' di tosse e mal di gola, cosa faccio?","ho il raffreddore cosa faccio"; io a tutti ho detto "stai a casa"; e se mi capitasse in campionato dovrei fare la stessa cosa... però non ho la forza numerica per sostituirli.

E si, a buon intenditore poche parole, perchè lo sanno proprio tutti che senza arbitri non si gioca...bhe magari proprio tutti, no..rido.

Ora una carrellata delle frasi del Delegato del Presidente (Braiati) del Comitato FIGC di Parma Romano Martini, che in teoria, ma non in pratica, non meriterebbero nemmeno un misero commento.:

“Tolgo la Coppa, ma la data dell' 11 ottobre per l'inizio del campionato non si tocca”. E dire, come abbiam visto qui sopra, è stato proprio lui, Romano Martini ad indire la riunione per decidere quando e se iniziare (della Coppa il 4/9 nemmeno si era parlato e le date ventilate e rifiutate del campionato erano il 18 o il 25/10).

“Se non volete giocare, deve essere d'accordo tutta la provincia di Parma dall' Eccellenza alla Terza Categoria”; quella di ieri era una riunione di Seconde e Terze e non si capisce il motivo di questa frase... chi ci riesce mi mandi una mail grazie!

“Preparate una lettera e mandatela a Braiati dicendogli che non volete giocare”. Per come la penso io, credo che questa, per i dirigenti presenti, sia stata la più grande presa per i fondelli orchestrata ai loro danni nella loro storia”. Ma come, tu Delegato del Presidente Romano Martini, organizzi una riunione e poi chiedi alle Società stesse di riferirne l'esito a chi ti ha delegato nel ruolo di suo delegato (Braiati)? Mamma mia, devi dire a Braiati che le Società di Parma non vogliono giocare e non ne hai coraggio? Dai su, non ci credo nemmeno morto! O ci devo credere?

Bhe per fortuna dopo la chiusura della serata e dopo qualche mio messaggino, ti hanno fatto ragionare e hai capito che sei tu quello che deve dire a Braiati come stanno le cose, anche se poi hai insistito perchè le società comunque mandino la lettera con la richiesta di rinvio delle prime 4 giornate.

Lo consideri un insuccesso il non aver convinto nessuno, ma proprio nessuno a giocare l' 11 di Ottobre?

No guarda da uomo di campo quale sei, lo sai anche tu che è stato un clamoroso successo, poiché Parma, tutta Parma, per la prima volta nella storia di questa provincia, ha messo da parte le diatribe personali e quelle tra società per unirsi in un fronte unico che va alla guerra contro i soprusi del CRER.

Parma, tutte le società di Parma, si sono ribellate ad una gestione della FIGC, che in questi otto mesi ne ha combinate di ogni con diktat tanto sbagliati che nemmeno trovo l'aggettivo per classificarli; UN CRER, che non merita più la fiducia di chi seppur militando in una piccola categoria, il Calcio con la C maiuscola lo ama davvero e per poterlo amare arriva a rubare spazio alla propria famiglia e al proprio lavoro.

Da Parma magari non partirà una rivoluzione, ma quel che è certo, è che c'è da essere fieri di come non si possa impunemente calpestare la dignità delle società parmigiane, che se non lo sapete, sono fatte di persone proprio come quelle di ogni altra provincia. Si, siete prima persone e poi società, ma siete anche Società di persone!

Parma ha battuto un colpo, il resto della regione tra mugugni, invettive, ricatti, promesse mancate e paura del rigore contro, non c'è riuscita a batter 'sto colpo, ma il segnale che arriva da qui, è di quelli forti, ma tanto forti, e siam sicuri rimbomberà a Bologna fino a gennaio.

Le Società minori, che poi son il numero maggiore, son anche la base su cui poggiano tutte le altre, han diritto di contare e di dire la loro ed è ora che qualcuno le ascolti, perchè anche solo un Girone di Seconda e uno di Terza che si rifiuta di giocare causa Covid, farebbe da gran cassa in tutta Italia e decreterebbe la fine di un regime dittatoriale che ormai fa acqua da tutte le parti.

Parma c'è e nonostante ancora non si sappia come finirà, Parma ormai ci sarà per sempre!

Capito ci hai, Braiati caro?

Immagino di no!

 

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  Scritto da manso il 26/09/2020
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