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STASERA ORE 19, RIUNIONE A PARMA: SI PREPARA L'ENNESIMA FARSA?

Tutto quello che si doveva decidere sembra già deciso, quindi si prospetta l'ennesima riunione senza senso, sul tipo della Video conferenza per la Prima Categoria - Il CRER non rispetta il protocollo? Bhe, pare proprio di si e vi spieghiamo il perchè!

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ByManso – Questa sera a Parma si terrà la riunione delle Società indetta per decidere quando ripartire con l'attività del Comitato Provinciale di Parma, che però ha già fissato le date e presentato il calendario.

Altra riunione farsa? Bhe, ne ha tutti gli aspetti e anche molte ragioni per essere definita così; però c'è da dire che almeno una di queste ragioni è stata superata (spogliatoi piccoli).

Per spiegare la convocazione di questa riunione dobbiamo fare un passo indietro e andare all' altra riunione, quella delle Società parmensi con il CRER (4 settembre), in cui si era deciso di rimandare tutte le decisioni proprio a questa sera.

Nella riunione con il CRER, alcune Società volevano rimandare il più possibile l'inizio delle attività e volevano anche votare una data (18/10 o 25/10) e però, di fronte al rimando, hanno poi accettato di soprassedere.

Ora, l'accelerazione ordinata da Bologna pare palese, poiché come diciamo in apertura di articolo, le date di inizio sia della coppa che del campionato son state fissate con la dicitura “Prospetto indicativo” e sono usciti anche i relativi calendari.

Coppa al 4-7-14/10 e Campionato al 11/10, proprio quelle date divulgate da Piacenza in occasione della loro riunione con il CRER; riunione che si è tenuta solo alcuni giorni dopo quella di Parma.

Da ciò non è difficile capire, che qualche cosa che stona in questo comportamento c'è; a Parma di fronte alle proteste non affronti le date e poi vai a Piacenza e le dai?

Si, è andata proprio così, quindi a buon intenditor poche parole, perché non ci vuole una grande cima per capire che la “mossa del rimando” promettendo una futura riunione è stato usato dal CRER come ultima difesa delle loro intenzioni in tutte le riunioni che stavano buttndo male (Eccellenza/Promozio e e Prima Categoria).

Esempio? Bhe, qualcuno ha traccia della riunione promessa a Bologna per l' Eccellenza e la Promozione?

E no, nessuna traccia; ma forse è stato meglio così, poiché se l'esempio è la videoconferenza tenuta dal CRER con le società di Prima Categoria, allora conveniamo che per una volta è stato meglio il niente del piuttosto.

Di tempo da perdere i dirigenti non ne hanno, ne donano già abbastanza alla causa societaria per sprecarne in quello che pare una gran presa in giro.

Ora, che Parma stasera decida di cambiare le date di inizio, non lo crede proprio nessuno, poiché a Bologna han già deciso, e quindi non vediamo come il Delegato Presidente del comitato Provinciale Romano Martini, possa far votare un inizio di attività diverso da quello già stabilito, specialmente se parliamo di Campionato.

Votare? Bhe l'ordine del giorno si presta a tante interpretazioni: “è indetta la riunione delle Società gestite dal Comitato Prov. di Parma per aggiornarci sulla partenza della stagione sportiva 2020/2021. “

Quel “aggiornarci”, starebbe a significare che si voterà una data di inizio, ma da quel che sappiamo, al massimo si prenderà una decisione sul fare o non fare la Coppa Emilia. E' solo per pudore che Martini ha usato “aggiornarci” invece che aggiornarvi?

Il resto (leggi date) è bello che deciso e quindi, quelle società alle prese con i problemi della paura del contagio che hanno o stanno perdendo giocatori, non debbono che arrangiarsi.

E però, in tutte queste decisioni non decisioni, spunta un qualche cosa di molto ma molto interessante. E' si, è davvero molto interessante la motivazione con cui la Calestanese ha deciso di rinunciare alla Coppa Emilia di Prima Categoria, perchè va a prendere un articolo del protocollo della FIGC (pag. 17 e 18) che recita così: Le modalità relative allo svolgimento degli allenamenti saranno improntate alla gradualità e progressione, nel rispetto delle corrette metodologie di allenamento e dovranno tenere conto del lungo periodo di inattività degli atleti e dei risvolti fisiologici e psico-neuro-endocrini della ripresa con attenta rimodulazione dei carichi di lavoro. Particolare attenzione deve essere rivolta alle problematiche dei calciatori in età evolutiva e in quelli di età matura.”

Ricapitoliamo: Parma ad oggi (25 settembre), non ha ancora ufficializzato l'inizio dell'attività, le date le chiama “prospetto indicativo”, quindi niente di ufficiale e però, volendo considerare questo “prospetto” come indicazione, non possiamo non notare che tutto cozza con l'articolo del protocollo FIGC, poiché queste indicazioni portano la data del 16 Settembre.

Parma e il CRER ci vogliono dire che 20 giorni di allenamento ottemperano ai sei mesi di inattività come richiama appunto il protocollo governativo (legge dello stato)?

Parma e il CRER ci vogliono far credere che non stanno infrangendo il protocollo?

Se succede qualche cosa ad un giocatore, cosa potrà succedere?

Bhe, per assurdo, infrangere il protocollo o farlo infrangere alle Società con il ricatto della sanzione e del 3-0 a tavolino, non è cosa buona e giusta e crediamo che non lo sia nemmeno per l'autorità Giudiziaria, oltre che per la Procura Federale. Tutte ipotesi, vero, ma il fondamento non è sicuramente campato in aria e però magari non succederà nulla; ma è chiaro che da adesso, anche al CRER ci sarà “qualcuno” che non dormirà sonni tranquilli come tutti i Presidenti di Società investiti loro malgrado dalle responsabilità civili e penali.

In caso di infortunio di un calciatore, per prendersi una denuncia per aver istigato la ripresa nei tempi e nei modi sbagliati alle società, il tempo non è mai troppo per il CRER e l' “incidente è sempre dietro l'angolo, visto che poi qualcuno prima o poi si può anche incazzare!

E si, per una volta, lo scaricabarile della FIGC nei confronti delle Società e dei loro Dirigenti, non è poi così tanto scaricabarile!

Un po' per uno non fa male a nessuno!

 

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  Scritto da manso il 25/09/2020
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