Commissione Europea: campi in erba sintetica via dal 2030
Nel giro di otto anni tutti i campi da gioco realizzati con materiali plastici dovranno sparire definitivamente perché dannosi per la salute
Estratto dall'articolo de il Giornale.it
Secondo quanto stabilito dalla Commissione europea si tratta di superfici dannose per la salute e, proprio per questo motivo, ogni impianto del genere dovrà essere dismesso al massimo entro i prossimi otto anni.
Ciò significa, almeno stando a quanto annunciato, che dal 2030 non esisteranno più campi di calcio, calcetto, tennis, hockey, rugby, football americano o golf in erba sintetica, materiale particolarmente diffuso al giorno d'oggi per questioni connesse alla difficoltà di sostenere i costi molto elevati di impianto e, soprattutto, di manutenzione del manto erboso naturale.
Secondo la Commissione europea i fili d'erba che formano i terreni di gioco sintetici sarebbero una minaccia per la salute degli sportivi e per quella del pianeta: composti in polietilene o polipropilene, sono accompagnati da una serie di granuli elastici, noti col nome di intaso prestazionale, che hanno la funzione di rendere più morbido e resistente il manto e di perfezionare l'interazione dei tacchetti delle scarpe con la superficie stessa. Per contro questi materiali rilasciano nell'aria un certo quantitativo di microplastiche.
Secondo i dati riportati dalla Figc, in Italia i campi in erba sintetica sono 2.954, vale a dire all'incirca il 22% del totale (13.249). C'è tempo fino al 2030 per trovare una soluzione alternativa, ma è altrettanto vero che non sarà semplice percorrere una via che possa essere agibile per tutti. Tra campi da calcio/calcetto in affitto e terreni di gioco utilizzati da società calcistiche anche a livello dilettantistico o amatoriale, che scegliendo il sintetico hanno potuto gestire costi di manutenzione decisamente inferiori rispetto al manto erboso naturale, viene da chiedersi quanti saranno costretti a dire basta non potendo più fare fronte alle spese.