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MA DA BO?!? LA FIGC DI BOLZANO DICHIARA GUERRA AI GENITORI ULTRAS

Finalmente una presa di posizione importante che doveva essere presa, poichè ben sappiamo che le società non "possono" o non "vogliono" porre rimedio a questo modo di assistere alle partite da parte dei genitori. Il discorso sarebbe davvero lungo, ma quel che conta è che si ponga rimedio a tutto questo, poiché i mezzi ci sono e Emiliagol nel Torneo Juniores qualcosina lo ha fatto.La squadra giovanile migliore? Quella formata tutta da orfani!!!

“Mamma, papà, andate a far la doccia!” – Il Calcio Giovanile dichiara Guerra ai Genitori-Ultras. La FIGC di Bolzano: “Se non la smettete, si gioca a porte chiuse!”

ByManso - BOLZANO. Finalmente, una notizia che fa bene allo spirito (e male alle corde vocali di molti). La Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC) di Bolzano ha alzato le barricate e, con un comunicato che sa di esasperazione storica, ha puntato il dito contro i veri, grandi, insostituibili problemi del calcio giovanile: i genitori in tribuna.

La stagione 2025-2026 è a malapena iniziata, ma il bollettino di guerra è già disastroso. Gli arbitri, molti dei quali sono ragazzini alle prime armi che, giustamente, preferirebbero starsene a giocare alla PlayStation piuttosto che farsi massacrare la domenica mattina, stanno mollando. Il motivo? Non il fango, non gli schemi tattici incomprensibili, ma le urla, gli insulti e, talvolta, le minacce che arrivano dagli spalti, trasformando la partita Under 13 in una curva da Derby.

La svolta storica: "Teneteli sott'occhio"

La presa di posizione del Comitato Provinciale Autonomo (CPA) di Bolzano non è un semplice richiamo all'ordine; è un mandato di sorveglianza speciale indirizzato alle società. Il messaggio è chiaro: "Vigiliate in modo speciale i genitori dei giocatori delle squadre giovanili, che nel recente passato più volte sono stati autori di offese pesanti nei confronti degli arbitri. Allontanateli dagli spalti!"

Sembra quasi che la FIGC abbia finalmente compreso che il vero dramma del dilettantismo non è la carenza di campi, ma l'eccesso di genitorialità tossica, quella che vede nel figlio di 10 anni il nuovo Messi e nell'arbitro diciassettenne l'unico ostacolo al sogno milionario.

Tolleranza "Zero Assoluto" e la minaccia delle Sbarre

Di fronte a "urlatori" seriali, maleducati con l'alito pesante e violenti verbali, non ci sarà più spazio per la pacca sulla spalla. La FIGC ha tirato fuori l'artiglieria pesante:

  1. Multe Salate: Le società saranno colpite con sanzioni pecuniarie da capogiro (e pensiamo al caso del Levico Terme, multato per 650 euro per insulti razziali e sessisti: una mazzata nel bilancio di una piccola realtà).

  2. Partite a Porte Chiuse: La vera mina vagante. Se i genitori non si calmano, i prossimi incontri si giocheranno in un silenzio tombale, con i "tifosi" appostati fuori dal cancello, come carcerati in isolamento. La punizione, in questo caso, non ricade solo sui genitori, ma su tutta la comunità, costretta a pagare per la maleducazione di pochi.

Il Messaggio che fa Tremare i Polsi (dei Parenti)

Il Comitato di Bolzano ha addirittura disposto l'uso dello speaker prima di ogni gara per leggere un messaggio-manifesto. Un'imbarazzante, ma necessaria, lezione di educazione civica per adulti.

Testo del Messaggio (riassunto per evitare traumi): "Carissimi spettatori, sappiate che le urla e gli insulti sono contrari ai valori di rispetto e sportività. Ricordiamo che le società sono responsabili per voi. Vi preghiamo di mantenere un atteggiamento corretto e rispettoso. Il calcio deve essere un momento di divertimento e di educazione sportiva."

Educazione sportiva... ma per chi, esattamente? Sembra che il vero "corso di formazione" debba essere rivolto non ai baby calciatori, ma ai quarantenni a bordo campo che, purtroppo, non possono più essere mandati in punizione dietro la lavagna.

L'iniziativa altoatesina è un segnale forte e, si spera, il primo di una lunga serie. Perché se il calcio giovanile deve sopravvivere, c'è bisogno di una cosa sola: silenzio in tribuna, e forse un po' più di auto-riflessione da parte di chi, a 40 anni, si fa espellere dal campo da gioco del figlio. Un bel modo di dare l'esempio, non c'è che dire.

Quello che circola tra gli addetti ai lavori ormai da qualchee anno è questa frase che la dice tutta su quanto succede nelle squadre giovanili: " la squadra migliore è quella formata da tutti orfani"!!!!

E si, nienta da aggiungere!!

 

 

 

 

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  Scritto da manso il 24/10/2025
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