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ARCETANA, OK ALLA LETTERA, MA A MARZO NON HANNO FIRMATO LA NOSTRA

Eccellenza, Spaggiari: "L'Arcetana ha sottoscritto l'appello del Castelfranco, anche perchè noi siamo stati i primi in assoluto a proporre lo stop definitivo. La stagione 20/21 potrà ripartire solo con precise garanzie sanitarie"

Arceto, 22 aprile 2020 - Nell'ambiente del calcio dilettanti, si moltiplicano le voci che chiedono una chiusura anticipata e definitiva della stagione agonistica 2019/2020. Parlando del campionato di Eccellenza emiliano-romagnolo, e più nello specifico del girone A, la Virtus Castelfranco ha preso una tangibile iniziativa che va proprio in tal senso: il club modenese ha scritto un appello rivolto alla Figc regionale e alla Regione Emilia Romagna, per chiedere appunto che fin da adesso venga scritta la parola fine sul campionato. L'appello, promosso e supportato anche da Romano Ferretti, è stato sottoscritto da quasi tutte le società del gruppo A: tra queste figura pure l'Arcetana, che peraltro aveva lanciato lo stesso tipo di proposta fin da inizio marzo.

"Abbiamo sottoscritto la lettera con assoluta fermezza e convinzione - sottolinea il presidente biancoverde Alex Spaggiari - Si tratta di un testo che raccoglie argomentazioni di assoluto buon senso: peraltro, sono punti di vista che noi andiamo sostenendo già da parecchio tempo. A tale proposito, mi sia permesso ricordare un aspetto di primaria importanza: almeno nel panorama regionale, l'Arcetana è stata la prima società a proporre il blocco definitivo della stagione agonistica. Noi ne parlavamo fin dall'inizio dell'emergenza, e in quel periodo ci eravamo persino attirati una discreta quantità di ingiuste maldicenze: infatti, qualcuno pensava e diceva che l'idea dell'Arcetana fosse motivata soltanto dalla nostra volontà di ottenere la salvezza in anticipo e a tavolino. Al contrario - rimarca Spaggiari - noi ci siamo sempre mossi mettendo al primo posto la doverosa sicurezza sanitaria. Nessun secondo fine, anche perchè la gravità dell'allarme Coronavirus va ben al di là delle questioni legate a promozioni e retrocessioni: ora, siamo felici di vedere che tante altre società abbiano lo stesso tipo di parere. Peraltro, il documento elaborato dal Castelfranco ha una forza in più - aggiunge il massimo dirigente dell'Arcetana - Infatti l'unica richiesta che viene effettuata è quella di stoppare immediatamente il campionato, per evitare rischi di contagio che potrebbero avere conseguenze davvero pesantissime per l'intera collettività. Per il resto, non si fa alcun cenno ai provvedimenti da prendere in merito all'assegnazione degli obiettivi stagionali: sono decisioni operative che vengono lasciate alla Figc, come è giusto e doveroso che sia".

"Adesso, aspettiamo solo che i vertici federali effettuino la doverosa scelta di troncare l'annata - prosegue il "numero uno" biancoverde - Se per caso si scegliesse di recuperare tutte le partite in estate, parecchi giocatori dell'Arcetana si rifiuterebbero di scendere in campo: non posso biasimarli, perchè ne avrebbero validissime ragioni. Peraltro, credo che sia un problema comune a tutti gli altri club".

Alex Spaggiari rivolge inoltre uno sguardo alla stagione 2020/2021: "Purtroppo, pure in questo caso mi sento di rivolgere un invito a mantenere una giusta dose di realismo. Adesso, la situazione globale che riguarda il Coronavirus sembra aver assunto connotati leggermente più rassicuranti rispetto a poche settimane fa: d'altro canto la battaglia contro il Covid-19 non può affatto dirsi vinta, e al momento nessuno ci sa dire con precisione quando il virus sarà definitivamente debellato".

"Finchè ci sarà un rischio di infezione, risulterà impossibile giocare - prosegue il presidente dell'Arcetana - I protocolli sanitari da seguire sono molto impegnativi persino in ambito professionistico, e poi neppure quelli metterebbero totalmente al riparo dal pericolo di contagio. In buona sostanza, iniziare la preparazione ad agosto e cominciare i campionati a settembre sarebbe già una grandissima vittoria per tutti: d'altro canto, si tratta di una vittoria che al momento non appare affatto così scontata. Da qui ad agosto mancano ancora quattro mesi, e quindi ogni scenario è aperto: comunque sia, ritengo che la stagione 2020/2021 potrà iniziare soltanto con precise e determinate garanzie provenienti dalla comunità scientifica. Se infatti iniziassimo il campionato a settembre senza avere la sicurezza di poter proseguire con serenità, ci sarebbe il rischio di dover nuovamente chiudere tutto per quarantena a ottobre o novembre - evidenzia Spaggiari - Si tratta di un pericolo che non possiamo correre: sarebbe un durissimo colpo per tutto il movimento del calcio dilettantistico, già provato da questa pesante e inaspettata crisi che è anche economica oltre che sanitaria".

In ogni caso, il presidente garantisce che l'Arcetana si presenterà nuovamente al via dell'Eccellenza: "L'attuale classifica ci vede salvi senza play out - ricorda Alex Spaggiari - Si tratta di un ottimo punto di partenza in vista della prossima stagione: al di là di quelle che saranno le formule del campionato e le oggettive difficoltà che tutto il calcio dilettantistico si troverà ad affrontare, di certo noi disputeremo ancora l'Eccellenza con il consueto slancio motivazionale. Ora il Centro sportivo di via Caraffa ad Arceto è ovviamente chiuso, e si tratta di una situazione che rattrista veramente tutti noi: d'altro canto adesso non si può fare altro, e anche per questo lavoreremo con l'obiettivo di tornare a entusiasmare l'affezionata platea che ci segue. Intanto salutiamo con la massima stima e gratitudine tutti i tesserati dell'Arcetana, i nostri collaboratori, i sostenitori e il pubblico".

Di seguito la lettera spedita dalla Virtus Castelfranco, e controfirmata da quasi tutti i sodalizi del girone A di Eccellenza:

"Il nostro Paese, con il decreto del Presidente del Consiglio del 1° marzo 2020 prima e successivamente con quelli dell'8, 9 e 11 marzo 2020 e per ultimo del 10 aprile 2020, ha preso cognizione della reale emergenza derivante dalla diffusione del contagio da Covid-19 e della necessità di bloccare tutto.
Ovviamente anche il mondo dello sport e quello del calcio è stato interessato da questi provvedimenti, e si è fermato.
Tutti i Presidenti delle Federazioni sportive del Coni, hanno dimostrato grande coesione ed unità di intenti in un’occasione così delicata per il Paese ed anche per il pianeta sport, che non ha precedenti nella storia.
E proprio il Coni nella riunione del 9 Marzo, nel bloccare ogni attività sportiva, ha confermato che “in ogni azione e circostanza la tutela della salute è la priorità assoluta di tutti”, chiedendo, in ogni caso, “al Governo di inserire anche il comparto sport, sia professionistico sia dilettantistico, nell’annunciato piano di sostegno economico che possa compensare i disagi e le emergenze che lo sport italiano avrebbe dovuto affrontare”.
E il Governo, nei vari decreti che si stanno susseguendo in questo prolungato periodo di emergenza, ha anche effettuato degli interventi in favore del mondo dello sport, ma tutto questo secondo Noi, in questo momento, passa in secondo piano.
Oggi noi vogliamo soffermare la Nostra riflessione sulla immane tragedia che ha colpito il Nostro amato Paese.
Ricordiamo i circa 23mila morti ad oggi, regioni più colpite di altre, continui contagi, continui decessi quotidiani e nostro malgrado persone che non si attengono alle regole. Niente sarà più come prima.
Noi del girone A di Eccellenza emiliana (zona peraltro più attrezzata a livello ospedaliero per la cura e l’accoglimento da ogni parte d’Italia, quindi più a rischio), riteniamo assolutamente opportuno e ragionevole la totale e completa sospensione del campionato in essere 2019/2020.
Innanzitutto per rispetto a tutto il personale ospedaliero (medici, infermieri, operatori sanitari e del 118 e Protezioni Civile) che hanno dato anima e cuore per il proprio lavoro, anche contagiandosi, rischiando la vita e anche purtroppo qualcuno perderla.
Si considerino anche le già avvenute sospensioni degli sport principali, sia dei professionis

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  Scritto da manso il 23/04/2020
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