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TEAM TRAVERSETOLO, LA LETTERA DEL PRESIDENTE A BRAIATI

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera che il Presidente Prampolini del Team Traversetolo (Prima Categoria) ha mandato oggi al Pres. del CRER e che è davvero interessante, perchè snocciola tutti i problemi delle Società

Ciao manso, ho appena mandato una mail al Sig. Braiati in vista della riunione di domani sera ed ascoltando quella di ieri sera, cosi magari da poter dar spunto a qualcuno in accordo con il mio pensiero, questo per far si che non venga perso tempo su alcune tematiche in modo che magari possano essere chiarite senza tempi morti ecc pubblicala pure. Non è una mail di polemica, ma è una mail solo per cercare di aver maggior chiarezza o per lo meno per cercare di trovarla su alcuni punti che ritengo “chiave”

 

Buonasera Sig. Braiati,
sono Prampolini Luca, Presidente dell'Asd Team Traversetolo, le scrivo queste poche righe, pregandola di perdere 5 minuti per leggerle, per porle alcuni quesiti che vorrei fossero chiariti nella riunione di domani sera per le prime categorie. Riunione alla quale io, per motivi di lavoro non sarò presente, al mio posto sarà comunque presente il mio direttore generale Dott. Brignoli, preparatissimo su tutto e mia stessa voce.
Faccio la premessa che non sono ne un negazionista del COVID, ne un folle che si è chiuso in casa in questi mesi, credo solo che chi segue le linee guida del CTS e del buon senso possa continuare ad avere una vita "quasi normale".

Tralascio il discorso gironi, retrocessioni, promozioni e via dicendo, perchè penso che ad oggi abbiano una importanza secondaria o per lo meno a noi come società interessano relativamente.

Voglio focalizzare tutta l'attenzione sul COVID e relativo protocollo.
So benissimo che non ha stilato il CRER questo protocollo e nemmeno la LND, però questi due enti lo hanno avallato ed accettato, a mio avviso, senza pensare piu di quel tanto quelle che sono le problematiche che da esso possono scarturire.

1 RESPONSABILITA' PENALE dei presidenti (IO), questo è un abominio, io ho iscritto la squadra ad occhi chiusi, mai avrei pensato di dover avere una responsabilità penale in merito di contagi. Nella riunione di ieri sera,ha paragonato la responsabilità penale dell'assenza del DAE con questa, questo è un errore, il DAE è un oggetto fisico o c'è o no... Il contagio da COVID, non può essere previsto ne fermato, nel momento in cui pratichiamo un'attività con contatto fisico cosa posso fare io? Attuo sicuramente tutti i protocolli, ma se poi uno mi arriva dal bar o dal lavoro con questo virus e alita in faccia durante una partita cosa posso farci? Posso io avere responsabilità? Questa regola, per me è follia.

2 ATTUABILITA' DEL PROTOCOLLO, noi, come società abbiamo trovato un medico che ha redatto un piano di lavoro che permetta di essere il piu tranquilli possibile in tema di sicurezza, mi creda è follia... Noi siamo dilettanti non professionisti, siamo volontari non dipendenti... Ore e ore di tempo perso per produrre documenti, controlli, raccolta di scartofie varie, sempre con la spada di Damocle sulla testa dell'incertezza di aver svolto tutto nel modo giusto.

3 TEMPISTICHE DI ATTUAZIONE, lei, giustamente ha detto ieri sera che state parlando con chi di dovere per "alleggerire" varie situazioni legate ai protocolli, bene, ma se iniziate l'11 ottobre, noi dovremo ben prepararci almeno un mese prima, dovremo ben iniziare tra dieci giorni e per farlo dobbiamo investire tempo e denaro extra a tutto quello che solitamente eravamo abituati a fare. Io credo sia doverosa da parte vostra una ulteriore posticipazione dei campionati, così da dar modo a tutti, voi inclusi, di avere idee più chiare, più specifiche e soprattutto più attuabili, come detto sopra, siamo dilettanti non professionisti

4 SVOLGIMENTO DEL CAMPIONATO, noi ora iniziamo con le preparazioni, al primo contagio (non è questione di "se" ma di "quando", almeno che non facciamo i delinquenti e non dichiariamo nulla sperando di stare tutti bene) saremo fermi... Come potremo allenarci? Peggio ancora, come potremo giocare un campionato?? A queste condizioni voi ci mandate sui campi per fermarci nella migliore delle ipotesi tra 20-30 giorni, queste sono risorse e tempo buttati nella pattumiera. Ricordando sempre che siamo dilettanti e non professionisti.

5 QUARANTENA, ok è a discrezione dell'usl territoriale, in base a cosa? Alla gravità dei sintomi del contagio, in base al numero dei contagiati?, In base a quanti spogliatoi ho usato (ricordando che poi in campo non c'è distanziamento)? Anche qui serve chiarezza, questo è un nodo cruciale secondo me. Io presidente e sicuramente anche DAP, con famiglia, 3 figli in età scolastica, una moglie che lavora, un'attività da mandare avanti vado in quarantena? Mia moglie andrà in quarantena anche lei? I miei figli non potranno andare a scuola (sperando che riapra e noi siam qui a parlare di calcio dilettantistico)? Ripeto, questo è un nodo cruciale su cui occorre la massima chiarezza da adesso, da quando inizieranno le preparazioni

6 MIO PENSIERO PERSONALE, è necessario iniziare ora per fermarsi tra qualche settimana? Perchè cosi sarà, siamo dilettanti gliel'ho già scritto, se ci toglie l'aggregazione ci toglie tutto, siamo volontari passionali, se ci mettete in croce con responsabilità impensabili, se ci devastate con ulteriori burocrazie, uccidete la nostra passione. Lo ha detto lei, siamo 1.500.000 tesserati, chi ha stilato i protocolli ha idea di cosa voglia dire mandare 1.500.000 tesserati sui campi tutti in una volta, nello stesso periodo in cui milioni di ragazzi vanno a scuola? Per me è follia, è voler andare a creare rischi (sperando che questo virus sia effettivamente meno forte che a marzo) inutili, in caso contrario, andiamo a creare morti... Molti morti, tutto questo per cosa? Per dar calci un paio di mesi ad un pallone? Siamo quasi tutte realtà di paese, pensate che bella figura se al campo di Traversetolo scoppia un focolaio e magari qualcuno va ad attaccare il virus al genitore o al nonno e questi finiscono in terapia intensiva o peggio ci lasciano, pensate che io potrei girare per paese con il sorriso sulle labbra? Voi altri presidente potete farlo? Io non me la sento, se c'è una cosa che amo è il mio paese, sono i ragazzi che giocano con me, sono le loro famiglie, iniziare ora è una forzatura senza senso, o per lo meno io credo che la sia. Dopo di chè farò quel che devo, ho un protocollo in mano che mi fa dividere 24 giocatori in 8 spogliatoi con test periodici ecc, spero sia sufficiente per non fare la figura di colui a cui interessa piu il pallone che la vita umana o l'economia di un paese.

Chiedo scusa per essere stato cosi prolisso ma credo che la questione meriti tempo (che non abbiamo), pensieri da parte di chi legifera (che non ritengo ferrati in materia di sport dilettantistico) e vostre considerazioni sulla questione, inoltre mi scuso per aver sempre parlato a lei come se fosse colui che ha fatto i protocolli o ci obbliga a giocare, ma ci siamo capiti, il destinatario non era lei, lei però può far presente queste considerazioni a chi di dovere.

Grazie, Luca Prampolini, Presidente Team Traversetolo

 

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  Scritto da manso il 25/08/2020
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