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MAGLIE GIALLE, LE DICHIARAZIONI DI FIGC E AIA, SON TUTTE DA RIDERE!

Torniamo sul caso FIGC AIA LEGEA, perchè abbiamo trovato le dichiarazioni di Gravina e di Nicchi che magnificano il contratto con LEGEA; la data è del 10 gennaio, e questo ci racconta molto, ma il tutto lo scoprirete leggendo con tanta, ma tanta attenzione, questa articolessa, Bymanso. Il Pres. Paolo Braiati ha un'idea, ma lo lasceranno fare?

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ByManso - Ed eccolo qui il “dopo contratto” tra FIGC – AIA – LGEA!

Leggerlo e capirlo non è cosa difficile nemmeno per i neofiti, perchè come sempre parlano della collaborazione e di quanto son bravi loro per aver stretto appunto questa collaborazione commerciale.

Le parole dei protagonisti messe nere su bianco il 10 gennaio 2019, visto come son andate le cose di fatto, suonano come una grandissima presa in giro a tutto il calcio Italiano e la data stessa, 10 gennaio 2019, la dice lunga sul fatto che qualcuno ci vuole propinare come “disguido” un piano ben orchestrato tra tutte e tre le parti.

Prendiamo in esame le dichiarazioni dei protagonisti e a bocce ampliamente ferme, cerchiamo di analizzarne il senso.

Alla base della partnership c’è la volontà comune di garantire prodotti di qualità con prezzi accessibili e dalla facile reperibilità sul mercato grazie alla capillare rete distributiva di LEGEA, favorendo l’uniformità dell’abbigliamento della classe arbitrale FIGC. dalla Serie A alle Sezioni locali”.

La dichiarazione stampata dai tre protagonisti, ci racconta tutto quello che è successo e perchè è successo.

E si, dire che le divise saranno reperibili “sul mercato grazie alla capillare rete distributiva di LEGEA favorendo l’uniformità dell’abbigliamento della classe arbitrale FIGC. dalla Serie A alle Sezioni locali”, vuol dire solo che se vuoi l'uniformità dell'abbigliamento te la devi comperare nella capillare rete della LEGEA (Arbitri Pro, tre divise di diverso colore; arbitri dilettanti una divisa di colore giallo).

Questi sapevano benissimo qual'era il bussines, perchè 30.000 arbitri che si debbono comperare la seconda divisa, son tanti bei soldini e se vogliamo conoscere più o meno la stima virtuale di quanto sono i soldini, è presto fatto:

30.000 (arbitri dei Dilettanti) x 55 (eurini che costa in media la sola maglia LEGEA) = 1.650.000

Dai, non male la premessa, ma bellissime le parole del Presidente FIGC Gravina che ci dice “Siamo sicuri che tutto il sistema trarrà benefici da questa partnership, dal vertice alla base”. Sul vertice si può anche concordare sulle sue parole, visto che il vertice massimo è proprio lui, ma sulla base, qualche dubbio lo abbiamo, visto le proteste delle Società Gialle e degli arbitri dei Dilettanti. Te la mettono in quel posto e ti dicono che tanto devi essere contento, perchè ci son benefici per tutti! Ci sarebbe da ridere, se non sapessimo che saranno tanti, quelli che faranno spallucce per non disturbare i manovratori.

E cosa dire del Presidente dell'AIA che erroneamente credevamo si fosse dovuto bere il contratto? Nicchi: “Per Legea è una grande opportunità quella di sponsorizzare gli arbitri italiani messa a disposizione dalla Federazione, che ha intrapreso nuove formule di partnership, con risorse da destinare al mondo arbitrale. Noi ci aspettiamo molto ma siamo convinti che verremo ripagati delle aspettative”.

Scusatemi, ma da quel che dice Nicchi, le risorse messe a disposizione della classe arbitrale, le prende dagli arbitri italiani? E si, li avrebbe presi proprio dalle loro tasche, o meglio, li prendeva dalla LEGEA, che li prendeva dagli arbitri dei dilettanti, che per ovviare a tutti i loro problemi (partite al sabato e poi la domenica successiva; colore giallo delle maglie delle società..ecc..ecc.), dovevano andare ad acquistare in negozio la maglia dello sponsor.

Le proteste degli arbitri han fatto pensare Nicchi, che come avevamo detto noi in tempi non sospetti, ha pensato bene di dire (solo la sorsa settimana, dichiarazione qui a fanco), che da ora le maglie di diverso colore degli arbitri, se le debbono comperare le Società che hanno maglie gialle. Salvati gli arbitri, salvata la LEGEA, e condannate le Società della LND; LND, che da parte sua, ha una sola verità.... quella del buon tacere e di far pagare i soliti noti! La fortuna, come la sfiga, son cieche, ma la LND, quando si tratta da chi prendere soldi, ci vede benissimo!

Per quanto riguarda le aspettative di Nicchi e il fatto che verrà ripagato, gli basterebbe fare un giretto a disquisire con la base, per sapere cosa pensano e cosa dicono di lui. Poi, se con quel “verremo ripagati delle aspettative” intendeva altro, bhe noi non possiamo mettere becco su cose che non ci appartengono

Luigi Franco Acanfora, amministratore unico di LEGEA, si dice contento dell'accordo e se sorvoliamo sulle sue dichiarazioni sugli arbitri, vorrebbe accompagnarli ad entrare nel mondo arbitrale gli stessi arbitri (?????? ma chi ha scritto ste robe??????), non possiamo sorvolare su questo: “siamo pronti ad affrontare questa nuova sfida e mettiamo a disposizione dell’AIA e della FIGC le nostre competenze per il perseguimento degli obiettivi congiunti”.

Poco da dire, se non che la pubblicità che si è fatta LEGEA in questi mesi non è del tutto positiva (eufemismo) a sentire società gialle ed arbitri, poi, se questo non interessa, ma interessa il perseguimento degli obiettivi congiunti, bhe allora anche qui nulla si può aggiungere, visto che non sappiamo quali siano gli “obbiettivi congiunti di FIGC, AIA e LEGEA”.

Ma dai, eccovi la citazione dell'apologo di Menenio Agrippa sulla Soggettività strumentale di cui noi ci faggiam vanto di sfoggiare da sempre su Calcioducale (Home):

"Assumendo come parametro l'apologo di Menenio Agrippa che ci dice, che mentre il popolo assume la funzione di avere fame, il governo assume quella di mangiare in rappresentanza del popolo; la soggettività strumentale diventa uno strumento intrinsecamente perverso. Con le soggettività strumentali comandano i peggiori perché, per quanto sopra detto, si è ineluttabilmente condizionati da un'etica economicistica, che contrappone al principio del conviene essere giusti, quello del è giusto ciò che conviene."

Le parole dell' apologo, si sposano con questi fatti? Boh, certamente però, la parte finale, non si allontana nemmeno un po' da quanto è successo nel nostro mondo.

Parlando di Emilia Romagna, dobbiamo dire che il Pres. del CRER Paolo Braiati, dopo nostro “suggerimento” (articolo) ha provveduto ad avvertire le Società con un comunicato bis (mercoledì aveva ignorato la questione in via ufficiale, ma non in via ufficiosa) che così recita: In attesa di chiarimenti in merito, si invitano le Società partecipanti ai Campionati dove sono presenti gli Ufficiali di Gara dell’A.I.A., la cui maglia ufficiale di gioco utilizzata nelle gare è interamente o prevalentemente di colore giallo, a provvedere alla sostituzione con equipaggiamenti di colore diverso non confondibili con quelli indossati dagli Arbitri.

Meglio tardi che mai, e se cane non mangia cane, c'è anche da dire che da quanto abbiamo inteso (mansospia), il Pres. Paolo Braiati, che noi conosciamo sempre attento alle problematiche di questo tipo che riguardano le società, avrebbe intenzione di correre ai ripari, provvedendo a far acquistare al Comitato Regionale, divise da dare agli arbitri. L'idea non è male, ma crediamo che sia del tutto impraticabile, sia come fattibilità logistica, sia come spesa (le regioni son all'osso a euri), sia come iniziativa, perchè sarebbe andare contro a quel comunicato stampa del dopo contratto FIGC/AIA – LEGEA. E siam sicuri che non la passerebbe liscia, perchè se è vero che cane non mangia cane, è altrettanto vero, che il cane più grosso, fa la voce più grossa!

 

 

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  Scritto da manso il 05/10/2019
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