Serie D Girone D visto da Rovigo (Delta Rovigo)
E' davvero condivisibile il bell'articolo del Direttore di Agorà Sport Line - Una analisi che ripercorre quello che Emiliagol ha scritto in questi giorni di attesa dei gironi.
AGORASPORT ON LINE - Tutti assieme, più o meno appassionatamente! La Lega Nazionale Dilettanti è riuscita a raccogliere in uno stesso girone (il D) quasi tutto il gotha del calcio di serie D del Veneto e dell’Emilia Romagna. Fanno eccezione il Venezia che è stato inserito nel gruppo C (Triveneto) e il Piacenza nel gruppo B (lombardo).
Difficile capire quali siano stati i criteri che hanno portato a queste decisioni ma nei giorni precedenti alla composizione ufficiale dei gironi era sicuro che il Venezia volesse evitare Altovicentino e Delta Rovigo e che il Piacenza a sua volta gradisse di giocare in un girone diverso da quello del Parma. Ebbene le due squadre hanno ottenuto quanto desiderato e ora si ritrovano in gironi che (almeno sulla carta) non presentano grosse difficoltà e pensare ad un loro ritorno tra i professionisti al termine della prossima stagione appare scontato (anche se sarà il campo a dare i responsi decisivi).
Ben diverso il discorso per il girone D dove sono state dirottate le squadre indigeste a Venezia e Piacenza (Altovicentino e Parma) e dove ci sono altre formazioni di assoluto rango quali Delta Rovigo, Correggese, Forlì, Ravenna, Bellaria e S.Marino. Alle quali bisogna aggiungere outsider del calibro di Imolese e Mezzolara che vogliono a loro volta essere protagoniste.
Ne è scaturito un girone che è probabilmente il più attrezzato sotto il profilo tecnico e che riserverà spettacolo in quantità di fronte tra l’altro a pubblici molto numerosi. Sotto questo punto di vista il pubblico più numeroso lo avrà certamente il Parma che ha più di 9.000 abbonati. Almeno un migliaio di loro va anche in trasferta e questa massa di gente creerà più di un problema in stadi che non saranno all’altezza. Solo per fare alcuni esempi Lantigione, Castiglione di Ravenna (Ribelle), Borgo S.Lorenzo (Fortis Juventus), S.Mauro Pascoli (Sammaurese). Facile pensare che in alcuni casi i vari Questori e Prefetti vieteranno le trasferte dei tifosi parmensi.
L’altra faccia della medaglia mostra stadi prestigiosi: il “Tardini” di Parma, il “Benelli” di Ravenna, lo stadio Olimpico di Serravalle di S.Marino, lo stadio “Dei Fiori” di Valdagno, il “Morgagni di Forlì”, il “Manuzzi” di Cesena (Romagna Centro) dove il calcio che conta sta facendo oppure ha fatto tappa più volte. Sarà un autentico “piacere” giocarvi.
Le partite del Parma saranno tra l’altro trasmesse in diretta su Sky Calcio e pertanto anche questa sarà una peculiarità che contribuirà ad accrescere l’importanza del girone D. Il “passaggio” televisivo costringerà l’Lnd a mandare sempre i migliori arbitri a dirigere i gialloblù e nel contempo tutti potranno constatare in diretta se hanno avuto qualche aiutino, come in molti pensano; garanzie importanti..
Il Parma sarà a Rovigo il 29 novembre e la Questura di Rovigo, come in tante altre occasioni simili, sarà certamente all’altezza della situazione. Sarà un piacere vedere Rovigo sui teleschermi di Sky; peccato che le telecamere immortaleranno anche le file che si creeranno davanti ai servizi igienici biologici, visto che quelli fissi in muratura non sono ancora stati costruiti. Anche se la Fondazione Cariparo ha già stanziato da tempo 150.000 euro per lavori al Gabrielli. Sino al 29 novembre ci sono ancora tre mesi e volendo c’è tempo per dare una visione migliore della città.