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SPUTO ALL' ARBITRO: LA SQUALIFICA CAMBIA IN BASE ALLA REGIONE. MA DAI

Il Caso del giocatore del Fornovo Medesano che ha preso solo due mesi per aver colpito con uno sputo la gamba dell'arbitro, ci ha davvero molto incuriosito e molto stupito, e quindi abbiam fatto una piccola ricerca che mette in evidenza come la punzione del Giudice di Bologna sia fuori dalle "regole" stabilite da altre sentenze che abbiam trovato curiosando sui comunicati di altre regioni.

 

1° - CALCIATORI ESPULSI

SQUALIFICA PER SEI GARE EFFETTIVE

RUZZA PATRICK (MAGGIORA CALCIO)

Perchè dopo essere stato espulso sputava nei confronti dell'assistente di parte della squadra avversaria, senza colpirlo; atto ripugnante e indegno di uno sportivo (sentenza di novembre 2021)

2° - SQUALIFICA FINO AL 4/ 9/2022

PRINA MELLO EDOARDO (CITTA DI COSSATO)

Per condotta gravemente irrispettosa nei confronti dell'arbitro, consistente nell'aver richiamato la sua attenzione a gioco fermo per poi sputargli volontariamente sulle scarpe, gesto ripugnante e indegno di uno sportivo.(Sentenza del 4/11/2021)

3° - CALCIATORI ESPULSI
SQUALIFICA FINO AL 25/ 5/2022
MEDIOLI ALESSANDRO (FUTURA FORNOVO
MEDESANO)
Espulso per aver offeso l'arbitro, mentre usciva sputava addosso al Direttore di gara colpendolo sulla gamba. Sanzione determinata anche ai sensi dell'art.35 comma 1. (Sentenza di Marzo 2022)

ByManso – Quando si dice che la giustizia sportiva è lasciata al Giudice che incontri sulla tua strada, non si commette un errore, perché è facile imbattersi in giudici che giudicano secondo “coscienza” e non secondo quanto han già fatto altri Giudici in giro per l'Italia.

Cercare conformità nelle sentenze sarebbe la cosa che i Giudici dovrebbero tenere ben piantato in testa, e se alcuni ci provano e ci riescono, c'è poi sempre quello che crede di poter fare diversamente. E il risultato che ottiene, purtroppo sotto agli occhi di pochi, è quello che vediamo nei punti 1, 2 e 3, che vi abbiamo postato qui sopra!

Nel 1° caso, un giocatore sputa al Guardalinee di Parte (Cioè non ad un arbitro) e si prende sei giornate.

Nel 2° caso, un giocatore sputa nella scarpa di un arbitro e si prende dieci bei mesi di squalifica.

Nel 3° caso (Bologna), un giocatore sputa nella gamba di un arbitro e si prende due mesi!

Bene se i primi due casi rappresentano il senso di giustizia perché si tratta di un arbitro e di un non arbitro e in più uno è stato colpito sulla scarpa e l'altro non è stato colpito, il terzo caso, quello del giocatore del Fornovo Medesano, fa ben capire che il Giudice di Bologna non si è proprio degnato di andarsi a leggere qualche sentenza in merito allo sputo, che è punito così dalle norme FIGC:

"Art. 35
Condotte violente nei confronti degli ufficiali di gara

1. Costituisce condotta violenta ogni atto intenzionale diretto a produrre una lesione personale e che si concretizza in una azione impetuosa ed incontrollata, connotata da una volontaria aggressività, ivi compreso lo sputo, in occasione o durante la gara, nei confronti dell'ufficiale di gara.

I calciatori e i tecnici che pongono in essere la condotta di cui al comma 1, sono
puniti con la sanzione minima di un anno di squalifica e, per lo sputo, con la sanzione minima di cinque giornate di squalifica."

Ricapitolando, scusate se insisto, uno sputo verso un guardalinee di società è costato sei gare; uno sputo su una scarpa di un arbitro ufficiale, è costato 10 mesi e uno sputo sulla gamba di un arbitro ufficiale è costato due mesi (con Pasqua in mezzo e con l'espulsione precedente allo sputo)

Bhe cari miei, anche se il giudice è stato nei limiti della regola (minimo 5 giornate), è certo che la discrepanza di giudizio è davvero importante.

La domanda che ci dobbiamo porre è cosa potrebbe succedere se un Giudice si alza male la mattina e proprio quella mattina deve giudicare il comportamento di un calciatore?

Cari miei, affidarsi alla legge-considerazione personale di un giudice non è il massimo, perché se una volta ti può andare bene come è andata indubbiamente bene al giocatore del Fornovo Medesano secondo le altre sentenze, ad un altro giocatore o dirigente potrebbe andare ben peggio, e questo proprio non è accettabile!

Non sarebbe davvero accettabile, sempre che le scarpe, magari nuove e super lucidate dell'arbitro del caso due, non valgano per il giudice di Bologna, molto di più di una gamba nuda e cruda. E se lo sputo fosse arrivato in faccia all'arbitro, quanto avrebbe preso il giocatore? Quattro mesi invece di due? Cioè meno della metà di chi ha colpito una scarpa?

Insomma, non è la prima volta che ci imbattiamo in sentenze Bolognesi che non stanno ne in cielo ne in terra, e crediamo che questo trend debba cambiare, perché così davvero non si può andare avanti, e poi, è anche molto pericoloso proprio per l'intero movimento dover sottostare a giudizi che non hanno un filo logico con quello che succede nel resto d'Italia.

Poi c'è lo sputo definito dai Giudici dei casi 1 e 2 come "atto ripugnante e indegno di uno sportivo"

Uno sputo vale meno di una tirata di giacca o di un insulto razziale? Bhe, caro il Mio giudice di Bologna, se te lo prendessi tu, vorrei proprio vedere come reagiresti e quanto gli avresti dato a quel giocatore!

Difendere gli arbitri è difendere il movimento e dovrebbe essere la santa missione di ogni Giudice, se però d'ora in avanti sappiamo che è meglio sputare in faccia ad un arbitro che dirgliene di ogni o tentare di aggredirlo, si potrebbe pensare che gioco forza potemmo entrare nel periodo dei Giocatori/Lama.

E il merito incontestabile sarebbe di chi invece di un anno logico di squalifica, ha dato solo due mesi!

Meditate gente, meditate!

PS: Tanto per non farvi mancare nulla, informiamo quei pochi che non lo sanno (rido) che i Giudici della FIGC sono organo a se rispetto proprio alla FIGC (come gli arbitri) e ottengono l'incarico partecipando ad un bando di “gara” che contempla punteggi a seconda della propria “vita” sia calcistica che non calcistica.

PS 2: Tenete presente che in era Covid, secondo le norme anti Covid della FIGC, è vietato ai giocatori sputare per terra. E però questo non c'entra nulla con il caso del Giudice di Bologna, perché lo sputo del giocatore del Fornovo Medesano non è arrivato a terra, si è fermato sulla gamba dell'arbitro! Alla fine dell'opera, non è che la colpa è dell'arbitro, che ben sapendo del divieto di sputare a terra ha voluto salvare il giocatore impedendo allo sputo di cadere sul terreno di gioco? Bhe se è così, allora parola torna indrio! Fiii sa rid!

Ps3: se per le sentenze contro Giocatori o Dirigenti, c'è sempre il mezzo del ricorso per avere giustizia(e Bologna ne perde molti ultimamente), per gli arbitri non c'è ricerca giustizia, perché per loro non è contemplato fare ricorso. Loro il ricorso lo subiscono e basta!

 

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  Scritto da manso il 26/03/2022
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