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CARPANETO, NEL GIORNO DEL SUO COMPLEANNO, PARLA IL PRES. ROSSETTI

Il Presidente che ha fatto la storia del Carpaneto, tocca molti punti e spiega anche come si è arrivati all'auto retrocessione; interessante anche l'argomento svincoli subito dalla Federazione: "Mi sono rivolto all' Avv. Macrì, perchè non possono di certo bastare le scuse a fronte di un danno importante che abbiamo ricevuto nostro malgrado”.

CARPANETO (PIACENZA), 15 SETTEMBRE 2020 – Giorno speciale in casa Vigor Carpaneto 1922, che oggi (martedì) celebra il compleanno del presidente Giuseppe Rossetti, classe 1962 e al timone societario dall’estate 2012 in Seconda categoria prima della straordinaria scalata che ha portato i biancazzurri in serie D (triennio) prima della rinuncia e della partecipazione in arrivo all’Eccellenza emiliana. Quando mancano un paio di settimane scarse al debutto in Coppa Italia e poco meno di un mese all’avvio del campionato, il numero uno della società piacentina fa il punto della situazione.

Presidente, dopo un’estate travagliata a livello calcistico ora si sente più tranquillo e ottimista in vista della prossima avventura sportiva?

“Ci sono ancora tanti nodi da sciogliere: il ricorso contro gli svincoli d’autorità subiti, un girone d’Eccellenza difficile e una rosa ancora da ultimare. Personalmente, cerco di star tranquillo. Normalmente, riuscivamo a ultimare la squadra un mese prima di iniziare e ora siamo in una situazione dove arriviamo con il piede fisso sull’acceleratore”.

Oltre alle difficoltà che hanno suggerito la scelta di rinunciare alla D a favore dell’Eccellenza, anche la doccia fredda di agosto con gli svincoli subiti: come sta procedendo l’iter della vostra difesa?

“L’avvocato Macrì sta lavorando per fare tutti i passi necessari, abbiamo inoltrato ricorso alla sezione tesseramenti Figc nazionale. Seguo personalmente questa vicenda e voglio affrontarla con serenità: non possono di certo bastare le scuse a fronte di un danno importante che abbiamo ricevuto nostro malgrado”.

Nel frattempo, comunque, il nuovo gruppo della Vigor sta lavorando sodo e con il sorriso: questo le dà fiducia?

“Sicuramente, ho visto un ambiente sereno con un gruppo che sta lavorando tanto per cercare un’identità di squadra. I ragazzi, lo staff, il direttore sportivo (Marzio Merli) e il direttore tecnico (Riccardo Francani) stanno facendo un lavoro encomiabile”.

Una rosa, quella biancazzurra, ancora da completare: cosa manca a suo avviso?

“Siamo un cantiere aperto e a volte può sembrare sinonimo di disorganizzazione, ma posso assicurare che non è così. Ci sono tanti elementi da valutare, soprattutto i giovani dove oltre alle qualità bisogna considerare anche i lati logistici e le esigenze personali di ogni ragazzo. Cerchiamo di allestire al meglio la rosa dove a mio avviso mancano circa 5 elementi, quasi tutti in quota under tranne uno-due più esperti, anche se ritengo sempre che la qualità sia più importante dell’età, al di là del rispetto dei regolamenti ovviamente”.

Domenica 27 settembre esordio stagionale in Coppa Italia a Salsomaggiore.

“Ripartiamo dal campo che nel 2017 (domenica 9 aprile, ndc) ci ha regalato la promozione in serie D, speriamo la cabala porti bene. E’ una battuta, ovviamente: quest’anno il Carpaneto deve solo pensare di rodarsi al più presto per cercare di conquistare prima possibile risultati positivi in un girone molto forte e in un campionato più corto dove ci sono 5 retrocessioni. Un’avventura difficile per tutti; noi cerchiamo l’amalgama al più presto visto che è una squadra completamente nuova”.

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  Scritto da Redazione Emiliagol il 15/09/2020
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