IL DECLINO DELLA PRO PIACENZA: COSA FU DI LORO?
La Serie C è nuovamente iniziata come tutti i campionati professionistici italiani. Dopo la tempesta il calcio italiano ha bisogno di quiete: gli avvenimenti della scorsa stagione hanno dimostrato come siano necessari oggi più che mai controlli finanziari ed amministrativi alle squadre partecipanti.
Emblematico è stato il caso della Pro Piacenza che, come tutti sappiamo, è stata esclusa a metà campionato dopo una sequela inenarrabile di irregolarità amministrative, mancati pagamenti, penalizzazioni, fino alla farsa di Cuneo in cui la squadra schierò sette effettivi in campo più il massaggiatore per poi perdere 20-0. La gara fu in seguito annullata ed i rossoneri perdettero il resto delle gare a tavolino mentre anche le precedenti vennero invalidate. Da allora la squadra non esiste più ed è assai improbabile che si ricostituisca. Essa, infatti, pur avendo cento anni di storia (fu fondata nel 1919) si è sempre barcamenata nelle serie inferiori emiliane ma nel 2014 è giunto uno storico primo posto in Serie D e l’approdo tra i professionisti: il miglior risultato dei cinque anni in terza serie è stato un undicesimo posto e il peggiore, a parte l’anno del fallimento ovviamente, è stato il diciottesimo posto e la salvezza ai playout nel 2014 – 2015. La Pro non ha mai avuto un grande seguito di pubblico avendo militato solo negli ultimi cinque anni nel professionismo. Dato che a Piacenza esiste già una squadra di lunga tradizione la ricostituzione della Pro appare affare di un altro pianeta.
I giocatori di quella squadra però, ovviamente, esistono ancora; e quasi tutti militano ancora nella categoria, rafforzandola e potendo disputare un campionato in cui i pronostici dei vari incontri sono davvero elettrizzanti. Giocare sulle varie partite della Serie C presso i vari bookmaker è d’altronde possibile da ben prima dell’inizio della stagione, magari usufruendo di un bonus di benvenuto di un bookmaker autorizzato dall’AAMS. Uno dei book più forniti in termini di quote della Serie C è William Hill. Le tappe per ottenere il bonus di benvenuto sono consultabili qui. Non di sola Serie A si vive e le partite, anche se talvolta caratterizzate da poche reti, presentano tutte molti spunti di interesse. In Serie C vi è un mix tra giocatori molto esperti e virgulti in prestito da squadre blasonate e ciò era anche il caso della Pro Piacenza: dopo la dissoluzione della squadra nei primi mesi del 2019, quindi, molti giocatori si accasarono presso altre compagini; alcuni rimasero svincolati per poi trovare squadra, altri (quelli in prestito da squadre di Serie A o B) tornarono alla base. Altri ancora, come Cristian Ledesma, terminarono la propria carriera.
Prendiamo così a modello l’undici che all’11^giornata di campionato perse 3-1 il derby cittadino con il Piacenza (partita poi annullata, come tutte le altre). Un undici di livello che avrebbe avuto ottime possibilità di salvarsi e addirittura di ambire a traguardi più alti. Il portiere, Zaccagno, scuola Torino, tornò ai granata e tuttora milita lì come terzo portiere.
Due giocatori, il difensore Sicurella e l’attaccante Scardina, tra gli elementi più validi della squadra, militano ora nella Sicula Leonzio nel girone C e sono titolari. Il primo è passato per un’esperienza al Foggia.
Il difensore Mangraviti, scuola Brescia, è dapprima tornato alla base per poi andare in prestito al Gozzano dove ha disputato una buona seconda parte di stagione ed ora si è ri-aggregato alla Leonessa.
L’altro centrale di difesa, Danilo Pasqualoni, gioca ora nell’Arzignano, squadra vicentina all’esordio tra i professionisti, mentre nella scorsa stagione giocò il girone di ritorno a Bolzano con il Südtirol.
Dei centrocampisti, Lorenzo Remedi si è accasato al Giana Erminio dove, tra l’altro, ha ritrovato l’allenatore Maspero, che lo scorso anno ha portato alla salvezza i biancazzurri dopo essere stato alla guida della Pro Piacenza ad inizio campionato.
Nana e Kalombo, in prestito rispettivamente dall’Atalanta e alla Salernitana, sono passati al Rimini (il primo) e tornati alla base (il secondo): i loro casi sono i più fortunati perché avevano già una squadra di proprietà del cartellino a cui hanno potuto tranquillamente fare ritorno. Non è stato il caso di Mauro Belotti, centrocampista ora svincolato, e di Raffaele Nolé, attaccante, ora senza contratto dopo un’esperienza alla Virtus Verona. Particolare infine il caso di Cristian Ledesma, centrocampista ex Lazio che tutti conosciamo. L’argentino di passaporto italiano si è ritirato e gestisce ora un’accademia per giovani calciatori a Roma.
Chiunque spera che situazioni come quelle dello scorso anno non si ripetano mai più non solo per il rispetto dei professionisti in campo ma anche per riguardo nei confronti dei tifosi paganti che sostengono le squadre in casa ed in trasferta. Probabilmente questa stagione sarà meno travagliata della precedente; in ogni caso noi la seguiremo sempre con rinnovato interesse.