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AIAC, RESOCONTO INCONTRO AGGIORNAMENTO CON IL PROF. CAPANNA

Riassumere la serata/conferenza con il Professor Riccardo Capanna non è propriamente cosa semplice, perché non si tratta di sintetizzare tanto o poco, bene o male quanto detto, affermato, asserito nel corso di due abbondanti ed intense ore, ma bisognerebbe essere certi di riuscire a trasmetterne correttamente e concretamente il messaggio ed i contenuti, scientificamente dimostrati, che l’illustre ospite ad oggi si adopera per divulgare. Allo scopo tuttavia, per chi non era presente, penso si possano riportare le affermazioni tratte da una intervista:

“Immaginiamo che gli allenatori siano degli scultori, quindi artisti specialisti nel forgiare. Immaginiamo pure che possano avere a loro disposizione del materiale (atleti) con cui realizzare delle opere d’arte (prepararli a gareggiare). Nell’ultima metà del secolo scorso, gli scultori hanno fatto riferimento formativo a specialisti (fisiologi, neuro scienziati, psicologi) che, per i limitati mezzi di ricerca a loro disposizione, non avevano determinato con chiarezza la composizione di detto materiale (le conoscenze di come l’uomo realizza il movimento volontario non erano completamente appropriate). Su queste basi culturali, gli scultori si sono attivati per elaborare gli strumenti (esercitazioni) più adatti a scolpire quel materiale, alcuni dei quali però, sappiamo ora possono essere considerati non propriamente idonei.

Cosa è cambiato al giorno d’oggi?

Dopo aver acquisito nuovi strumenti d’analisi, di studio e di ricerca, gli scienziati hanno reso evidente come gli scultori per tutto questo tempo abbiano lavorato un materiale con caratteristiche sostanzialmente diverse da quelle che credevano avesse, in quanto sono state scoperte nuove funzioni del sistema senso-motorio.

Alla luce di tutto ciò, i tecnici come stanno vivendo questo momento?

Alcuni preferiscono rimanere arroccati alle loro sicurezze e usare gli strumenti di allenamento di cui hanno fiducia e da cui hanno tratto soddisfazione. Chi è più desideroso di proiettarsi avanti, cerca strade più adeguate a collaudare nuove esperienze. Quest’ultimo processo si realizza però con enormi difficoltà, in quanto le novità fanno paura nel cristallizzato mondo del calcio, dove probabilmente si intravvede la possibilità di un cambiamento, ma non si ha ancora il coraggio di affrontarlo.”

Al solito, a questo punto mi piacerebbe prendere la parola, ma come espresso dal Prof., ognuno fatte proprie le nuove conoscenze, deve costruirsi il proprio percorso formativo.

Non posso tuttavia non approfittare dell’occasione per ringraziare nuovamente a nome di tutto il Consiglio Direttivo AIAC di Parma, il Prof. Capanna per la rara disponibilità nonché entusiasmo ed il Prof. Cristian Iriarte per la gentile ed amichevole intermediazione.

Sinceri Auguri a tutti

Mister Paolo Pescatori

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  Scritto da Mister Paolo Pescatori il 22/12/2018
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