Capitan Lucarelli chiude ufficialmente il Parma biologico di Scala?
Il capitano con quel "ci siamo rotti i coglioni", ci ha riportato indietro nel tempo e ci ha fatto rammentare un'altra frase che ha fatto storia a Parma
Bymanso - Le dichiarazioni in sala stampa del Capitano del Parma dopo il pareggio con la Ribelle, mettono in soffitta il calcio biologico tanto decantato ad inizio di questa nuova avventura gialloblu e cancellano tutti i buoni propositi della nuova Società, che dell'immagine fuori e dentro al campo ha parlato in lungo ed in largo in questi sette mesi. Il capitano con quel "ci siamo rotti i coglioni", ci ha riportato indietro nel tempo e ci ha fatto rammentare un'altra frase che ha fatto storia a Parma, quell' "Andiamo a riprendercela" di triste memoria "dell' era Ghirardiana". Lucarelli c'era in quest'ultima frase! Come c'erano tutti quei giornalisti, compagni di merende, che ieri in sala stampa lo hanno applaudito (il Capitano) e che tra mille equilibrismi, son riusciti a stare sul carro dei nuovi "padroni"! Come c'erano tutti quei tifosi della curva che ora danno addosso agli arbitri che militano nella Lega Nazionale Dilettanti (non in Serie A!!). Noi di Emiliagol, non c'eravamo allora e adesso non abbiamo nessuna intenzione di farci caricare sul carro condotto dall' immagine del vecchio Parma. " A sema stuf! Noi, unico sito d' Italia a criticare negli anni passati la gestione Ghiradi (ascoltavamo le testimonianze dei creditori di Parma e non gli immanicati che con Ghirardi ci marciavano e mangiavano), ci siam dati per questo la patente di "Duri e Puri" per meriti di "denuncia sportiva" e sempre per questo ma anche perchè vecchissimi tifosi dai tempi della Parmense, faremo i cani da guardia. Ci siam stancati di gente che parla a vanvera; di giornalisti prezzolati per forza di causa maggiore (o mangi sta minestra o salti questa finestra); di tifosi che oltre a non conoscere il regolamento, son pronti a scendere in piazza per difendere il malaffare; di cronisti televisivi che pur di compiacere la Società, strapazzano le regole del calcio a proprio piacere; della trasmissione Tv, che in onda dal carro dei padroni, più che parlare di calcio fa vere e proprie televendite in stile Vanna Marchi, e sopratutto, ci siam stancati di sentire parole che distano anni luce dai fatti. La Società deve intervenire al più presto, perchè da quel che si legge per il web, da quel che si sente allo stadio e da quelle che sono le dichiarazioni dei protagonisti, "l'incidente" è dietro l'angolo. E se "incidente" sarà, l'immagine del "Nuovo Parma" tanto abilmente creata in giro per il mondo, si andrà a far benedire in un batter d'occhio. Certo, fin che non è in discussione la vittoria del campionato, è difficile che succeda qualche cosa di grave; ma in Società dovrebbero sapere che anche nel calcio, come nella vita, prevenire è meglio che curare. Prevenire? Si prevenire! C'era da prevenire l'intervento fatto con i tacchetti sulla lingua di Capitan Lucarelli, che forse non sa che in Serie D valgono le stesse regole della Serie A. Le sue dichiarazioni sugli arbitri di ieri, son passibili di deferimento, e nessuno ci toglie dalla testa che Alto Vicentino e Forlì denunceranno formalmente o informalmente agli organi Federali quanto dichiarato da Capitan Lucarelli. Poi che si farà al Parma? Si dirà che così non si fa (le altre Società) e che non è giusto punirlo? Si cercherà di sviare il discorso come si è fatto con la "cagata pazzesca" (titolo dell'articolo di Emiliagol per ricordare la Corrazzata Potemkin di fantozziana memoria) di Baraye? Il regolamento per entrambe le situazioni è più che chiaro: quella di Baraye, era un'ammonizione dovuta (parole ad Emiliagol di Boschi ex arbitro di Serie A e ora Presidente AIA di Parma - vedi regola 12) e le dichiarazioni contro gli arbitri (Lucarelli) da parte di un tesserato sono passibili di deferimento, sempre e comunque.
Detto questo, rimaniamo inguaribili ottimisti, e visto che siam stati i primi a schierarci con questi dirigenti ai tempi della diatriba Corrado-Parma 1913, vogliamo credere ora come allora, che questo Parma è davvero "diverso" e "biologico" come sparato a caratteri cubitali nelle nostre menti, dalle parole del Presidente Nevio Scala. Un presidente a cui ricordiamo che così non va,e che esortiamo ad intervenire prima che il giocattolo prenda una "brutta piega". Un giocattolo piegato, non è il giocattolo che tutti abbiamo sognato al suo arrivo, e soprattutto non è il giocattolo che vogliamo! Parma città, tramite il Parma del calcio, ha già abbondantemente dato, e la Parma buona, quella veramente sportiva, quella mitica del loggione prestata alla gradinata, non vuole e non si merita di finire ancora sui giornali per cose che stanno al di fuori del gesto sportivo. Fare proclami (Parma 1913 laboratorio del nuovo calcio italiano), implica che chi ti ascolta, poi ti aspetta al varco. Parole e fatti di pari passo, questo ci aspettavamo e questo, tutta la Parma sana vuole! Adesso per la Società i casi son due: o interviene pubblicamente e sistema chi va sistemato dei suoi tesserati, o prende posizione a fianco delle dichiarazioni di Capitan Lucarelli. La terza possibilità, quella del silenzio, o del "ma son ragazzi", non la prendiamo nemmeno in considerazione, poichè non è immaginabile che tutto quello successo ieri passi via come se niente fosse. E' altresì vero che il carnevale è appena finito, ma nonostante questo, proprio non ce lo vediamo Nevio Scala nei panni del buon samaritano o addirittura in quelli di Ponzio Pilato. President, dai, metia tut in riga!
Regola 12 “falli e scorrettezze”
Un calciatore deve essere ammonito se:
- a giudizio dell’arbitro, fa gesti che sono provocatori o derisori;
- si arrampica sulla recinzione per festeggiare la segnatura di una rete;
- si toglie la maglia o si copre la testa con la maglia;
- copre la propria testa o il proprio volto con una maschera o un altro oggetto similare