Redazione Sportiva Gazzetta di Parma: ma che cacchio stai a dire?
L'articolo di oggi sui contratti annuali del Parma 1913, è fuorviante e del tutto sbagliato! Può succedere solo quando non ci si rende conto, della differenza tra Dilettanti e Pro! Sveglia, ragazzi, siamo in D!
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Bymanso - Stamane, letto il lancio sul web del titolo di questo articolo (foto), abbiamo pensato che ci fosse stato un errore dovuto al "passaggio" di scrivania. Passaggio da una scrivania "lenta" come quella di un giornale, ad una scrivania che viaggia alla velocità della luce come deve essere quella occupata dal webmaster. Invece no! Nessun titolo sbagliato! Nessun webmaster che sbiella con il suo copia incolla! E’ proprio la “redazione sportiva” della Gazza che ha pestato la caccona di giornata! Titolare “ Parma Calcio 1913: un anno di contratto aspettando la Lega Pro” e aggiungere il sottotitolo “Una politica stimolante che vale per tutti” è errore marchiano e sinonimo di grande ignoranza calcistica. E, scusatemi, ma immagino le risate dei 18.000 parmigiani coinvolti nel mondo dilettante! . I Dilettanti, cari R.SP. (Redazione Sportiva; pezzo fatto in società?) non hanno contratti pluriennali, anzi, sono proprio vietati! I Dilettanti per quanto riguarda giocatori e tecnici (allenatori e DS), non prevedono neanche quello che voi chiamate “tetto salariale”, perché la sua insindacabile e “incambiabile” definizione è quella di “rimborso spese”. Chiamarlo in altro modo, non solo è fuorviante, ma è anche tanto sbagliato e fuori legge, che se usato da un tesserato, può mettere in movimento “visite fiscali” da parte del fisco e della Federazione. Che la Società non voglia avere legami lunghi, è quindi un dato di fatto dettato dai regolamenti e non una scelta puramente societaria. I regolamenti che riguardano i dilettanti sono profondamente diversi dai regolamenti che riguardano i Professionisti, e perciò, prima di pestare cacche di questa entità, sarebbe meglio che voi giornalisti che avete dedicato una vita al calcio Pro, veniste a lezione da chi è una vita che si occupa di dilettanti. In Gazzetta ne avete alcuni anche abbastanza bravi (Negri e Bernardini), e un confronto, vedi telefonata, non dovrebbe essere un gran disturbo per loro. Magari fategli leggere i vostri pezzi prima di pubblicarli! Certo che se si ha un po’ di puzza sotto il naso, è dura dover ammettere che i “sot-caldera” (Negri e Bernardini, ma anche altri), che si occupano dei dilettanti, possono essere ben più preparati di voi (Redazione Sportiva), che vi occupate da una vita del calcio vero dei Pro. Dura, lo sarà davvero, ma ripeto, questo articolo recita la parte della “pistola fumante” nel film d’ avventura che vi ho appena raccontato. Non vale la pena nemmeno trovare un colpevole, poiché è davvero inutile star qui a menar il can per l’aia. Ci auguriamo comunque, che questi spiacevoli episodi abbiano termine, poiché è inaudito che una “bibbia” come la gazza, le spari così grosse ai propri lettori e in particolare ai tifosi del Parma. Morale di questo che ci pare appunto tutto un film da non andare a vedere, è che la FIGC, per non creare problemi alla Redazione Sportiva della Gazzetta di Parma, poteva evitare di mettere nero su bianco due regolamenti diversi per due leghe diverse, quali sono appunto Pro e Dilettanti!
"Anca se am’bala n’oc e tut du' i snoc, set co’ fema per 'sta volta? A dema tuta la colpa ala FIGC!"
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