Parma 1913: Chi è, e come agirà il Direttore Generale Luca Carra
Riassunto, "farcito" di commenti bymanso, della lunga intervista rilasciata alla Gazzetta di Parma, dal DG del Parma Calcio 1913.
In una lunga intervista, comparsa oggi sulla Gazzetta di Parma il Dott. Luca Carra racconta un po' se stesso e un po' quali sono gli intenti di questo nuovo Parma. Vediamo. Carra si è raccontato partendo dalla frequentazione del Liceo Ulivi, per passare alla Laurea in Filosofia, e per arrivare al Master in Management d'Impresa a Bologna. Gli studi gli hanno permesso di lavorare per la Bocconi e poi nel 2000 per il Parma Calcio in piena era Tanzi. Dopo il "fallimento" Parmalat e quindi del Parma Calcio, è stato assunto in ERREA'. In pochi anni, nell'Azienda di Colorno, famosa nel mondo per la produzione di abbigliamento sportivo, ha fatto davvero una bella e importante carriera diventando il braccio destro di Patron Angelo Gandolfi che, oltre ad affidargli il coordinamento di tutto ciò che c'è da coordinare, lo ha mandato in giro per il mondo a promuovere il marchio parmigiano. Ricordiamo che Angelo Gandolfi è entrato nella "cordata" che sta tentando di ottenere l'affiliazione dalla FIGC insieme a Industriali del calibro di Barilla, Pizzarotti, Ferrari e Dallara e quindi non crediamo che si sia trattato di "un rapimento",ma bensì di una scelta ben ponderata e aggiungiamo noi, molto ma molto oculata. Quando abbiamo saputo della nomina di Carra a DG del Parma Calcio 1913 ("scoop mondiale" di emiliagol per merito della nostra chat), abbiamo capito che il nuovo Parma stava davvero cambiando pelle. Conoscendo qualcuno personalmente ci siam fatti l'idea che si volessero persone pulite, competenti e non immanicate in quel calcio marcio che ad ogni inchiesta prende schiaffoni a destra e a manca. Nevio Scala e Luca Carra, per versi diversi, ne rappresentano davvero la perfezione; e per quello che speriamo noi, anche il DS dovrà essere figura di pari limpidezza! Avere un DS che in un modo o nell'altro possa, un domani, essere accusato di qualche nefandezza "combinata" in passato, non sarebbe certo il massimo proprio per quelle parole con cui Guido Barilla ha aperto la conferenza stampa di presentazione del Parma Calcio 1913 ( "da Parma parte un nuovo corso che deve essere un esempio per tutto il calcio italiano!"). Combinare conoscenza con pulizia, è, allo stato attuale del calcio italiano, esercizio davvero difficile. E forse questo ritardo nell'individuare il Direttore Sportivo "giusto", è da imputare proprio alla combinazione "conoscenza - pulizia". L'appello ai tifosi del DG, perchè sottoscrivano l'abbonamento e le relative innovative idee che andremo a scoprire presto, "già dalla prossima settimana", fanno parte del ramo priorità che Luca Carra ha spiegato alla Gazzetta di Parma e su cui ha volutamente buttato il carico da novanta parlando di settore giovanile. Ecco l'asso di bastoni: abolizione della scuola calcio che sarà demandata alle società del territorio a cui sarà richiesto un accordo di collaborazione. Ora l'asso di spade: mantenimento, se è possibile, delle otto squadre delle giovanili, che molto più verosimilmente saranno sei. Finiamo con la Pita, o asso di denari: rassicurazione sul pagamento dei premi di valorizzazione (il vecchio Parma nn li ha mai pagati). Sono "assi non nella manica" semplici chiari e che non dovrebbero fare notizia; ma a Parma la fanno,poichè l'andazzo e gli intrallazzi del settore giovanile li conosciamo un po' tutti. Ora è inutile star qui a rinvangare il passato. Il passato ormai si è putrefatto e rinvangare la putrefazione è esercizio che reputiamo davvero quasi impossibile, perciò la lasciamo volentieri ad altri. Quello che ci preme e di cui ci facciamo portavoce, sono proprio i rapporti del Parma Calcio Settore Giovanile con le Società del territorio. Se alcune Società di Parma hanno dovuto affiliarsi per la loro scuola calcio a "marchi" stranieri, forse un tantino di colpe qualcuno le ha avute; quindi la notizia che il Parma non la farà più (la scuola calcio), credo che farà piacere a tanti. Un guadagno, quello che esce dalla scuola calcio, da lasciare ai piccoli, poichè ne va della loro sopravvivenza e di cui i "grandi" possono davvero fare a meno. Un recupero o almeno il tentativo di recupero di queste Società, lo riteniamo doveroso e indispensabile. Ristabilire i contatti con tutte le Società del territorio è cosa alquanto e altrettanto doverosa, poichè, tanto per non rinvangare, prima si agiva esclusivamente con il metodo "amico dell'amico" (vogliamo essere buoni e non diciamo altro). Privilegiare alcune Società, e penalizzarne altre, vuol dire che alla fine ci rimettono tutti e soprattutto ci rimettono i ragazzi. Dovrebbe essere inutile affermare che gli affari migliori e i più duraturi nel tempo, sono sempre quelli in cui ci si guadagna tutti: ma lo diciamo perchè così siam sicuri che "parola scritta rimane agli atti"! In pratica quello che chiediamo a nome e per conto dei frequentatori di emiliagol, è che sia fatta pulizia del "sistema vecchio Parma". Una lettera di intenti a tutte le Società del territorio sarebbe cosa buona e giusta e potrebbe risistemare davvero tante cose e tanti rapporti. Su questo punto ci impegniamo a far da cani da guardia. Che piaccia o non piaccia, sapete bene, che alla fine le magagne, emiliagol le scopre e le denuncia tutte. Una minaccia questa che non avrà di che essere, poichè confido nelle capacità organizzative e nell'onestà intellettuale del DG Luca Carra, che saprà sicuramente indicare ai suoi nuovi collaboratori del settore giovanile, linee guida improntate sulla correttezza e sulla chiarezza. Tornando a gatto di piombo sull' intervista, quello che traspare è la sicurezza con cui Il DG parla di queste cose. Fino a prova contraria, parlando da osservatori osservanti, l'affiliazione della FIGC non è ancora arrivata, e quindi crediamo che sarebbe stato più opportuno, se proprio si doveva fare l'intervista, usare un qualche migliaio di "condizionali". Il logo, gli abbonamenti e tutto il resto avranno ragione di esistere solo se Tavecchio dirà " Parma Calcio 1913 è in Serie D". Traduciamo alla Boskov: " Rigore c'è quando arbitro fischia". E qui, l'arbitro non ha ancora fischiato! Ma siamo proprio sicuri che lo stesso arbitro. non abbia dato qualche fischiettio nel chiuso degli spogliatoi? Detto questo, e detto in "cognizione", orami è chiaro a tutti come finirà la gara tra Parma Calcio 1913 (cordata) e Magico Parma (Corrado). Sempre che gara sia stata, poichè l'impressione è quella della sconfitta, non a tavolino (parole "quasi" di Corrado), ma per "manifesta inferiorità". Parole queste, "tradotte" dal Comunicato dell'Assessore allo Sport del Comune di Parma Giovanni Marani in cui chiariva i motivi per cui aveva dato alla FIGC parere favorevole per il Parma Calcio 1913. Ok, ora conosciamo un po' di più Luca Carra, un po' meglio i suoi piani e un po' meglio anche questo nuovo Parma. Queste le parole! Ora i fatti! Fatti che son dietro l'angolo visto che l' inizio della stagione si avvicina a grandi falcate. Permettetemi quindi, un augurio e un voto. L'augurio: " Speriamo con tutto il nostro cuore gialloblu, che i fatti siano il giusto ed esatto seguito delle parole". Il voto: " dieci con lodevolissima lode a Luca Carra per l'intervista"
Ps: Poaolo Emilio Pacciani giornalista della Gazzetta non ha sfiorato nememno con una virgola l'argomento "ripescaggio Lega Pro". Che sia scaramanzia? Mmmmm solo "scaramanzia", o sotto sotto, molto sotto,c'è dell'altro?!?