ALBERICI:LA RIFORMA SEMBRA FATTA DA PERSONE CHE NON CONOSCONO LO SPORT
Intervista Video - Con il Presidente del CRER abbiamo affrontato la problematica della riforma dello sport che entrerà in vigore da gennaio e da questo ne scaturisce che il Calcio dei Dilettanti è in grave pericolo, sia per quanto riguarda i rimborsi (giocatori e allenatori) e le quote dei settori giovanili, sia per quanto riguarda la stessa sopravvivenza delle Società . Insomma, restando così la riforma, abbiamo un grosso problema che riguarda proprio tutte le componenti del Calcio dei Dilettanti! Come uscirne? A bhe, dobbiamo sperare nel nuovo governo!
ByManso – Una chiaccherata che tutti dovrebbero ascoltare poiché il futuro dei Dilettanti è cosa che ci riguarda proprio tutti e da quel che ci ha raccontato il Presidente del CRER Simone Alberici, non è che c'è poi da stare troppo tranquilli visti gli “errori” che sono scaturiti dalla Riforma dello Sport che porta la firma di Spadafora; riforma quella dell' ex Ministro, che molto probabilmente manderebbe in vacca tutti i Dilettanti di tutti gli Sport Italiani.
Ora il Governo dimissionato dalle elezioni, ha provveduto in extremis a mettere una piccola pezza a quella riforma con un provvedimento correttivo che ne sposta un po' l'entrata in vigore; ma questo non basta, e non può bastare poiché le date (gennaio 2023 e fine luglio 2023) sono dietro l'angolo e le Società non sanno ancora di che morte devono morire, visto che tra la riforma di Spadafora e il decreto correttivo, nessuno ce ne capisce nulla.
Simone Alberici è stato molto chiaro per quanto riguarda quello che è stato messo sul tavolo di questo e del prossimo Governo dalla FIGC e dalla LND, che con i due Presidenti, Gravina e Abete, hanno bocciato in tutto e per tutto sia la riforma che il provvedimento correttivo.
Il Presidente del CRER parlando appunto delle nuove regole che dovrebbero partire da gennaio, ci informa che in pratica le Società dilettantistiche saranno considerate come vere e proprie aziende e che i rimborsi ai giocatori e agli allenatori andranno tassati come se si trattasse di veri e propri lavoratori.
Per quanto riguarda lo svincolo (31 luglio 2023) il decreto correttivo del Governo Draghi è come se fosse un “foglio bianco” poiché si parla dello svincolo ma non delle modalità attuative dello svincolo stesso.
Altro argomento che abbiamo affrontato in vista delle nuove norme, sono i rimborsi ai giocatori e agli allenatori e le quote dei settori giovanili, che se da una parte dovranno per forza di cose ridimensionarsi (rimborsi), dall'altro, parlando di quote, dovranno per forza di cose aumentare anche del 400%. E questo in un momento in cui le Società devono affrontare anche il problema energetico; problema che porterà i costi a livelli impressionanti, se si pensa che questi costi delle bollette rappresentano all' incirca il 60% delle uscite delle società.
Insomma, una riforma che sembra fatta apposta per mettere in grandissima difficoltà (eufemismo) le società dilettantistiche di tutto lo sport italiano e che restando così, non può che decretare la morte di moltissime di queste società.
Un'intervista che definiremmo super importante, poiché tocca quegli argomenti che interessano tutte le componenti del nostro sport e che va assolutamente vista.