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TERZA PR, COSE MAI VISTE: LA DOMENICA BESTIALE DEL SAN MARTINO

E anche questa non si era mai vista! Il San Martino si presenta in 10 e con un unico dirigente. Ne prende nove nel primo tempo e il portiere scappa, il guardalinee/dirigente da del comunista all'arbitro e viene espulso e poi ritira la squadra al grido " la squadra è mia e la gestisco io"!

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ByManso – Incredibile ma vero quanto successo sul campo del CUS Parma; CUS Parma che era opposto al San Martino in una partita che doveva sancire se il San Martino era o non era in grado di presentarsi in campo, dopo la mancata presentazione di domenica scorsa (Coppa Balisciano).

Bene, il San Martino è arrivato al campo alle 15,15 (si giocava alle 15,30) con dieci giocatori e un unico dirigente. I giocatori quasi tutti di colore, portavano il loro materiale da gioco in borse di plastica o in zainetti e questo, non è che sia stato un gran bel vedere per gli esterefatti padroni di casa, che come tutti, aspettavano la prima di campionato per poter dar sfogo alla loro passione.

Il regolamento permette ad una squadra di andare in campo senza dirigenti, ma il guardalinee è obbligatorio e quindi, l’unico dirigente (l’ ex arbitro Cacciamani) ha preso in mano la bandierina e la partita ha potuto iniziare.

Dopo pochi minuti il CUS, senza nessuna pietà ha cominciato a far gol a destra e a manca e il dirigente/guardalinee non deve averla presa troppo bene, perciò ha cominciato a dare del comunista all’arbitro che stava permettendo quello che lui, il dirigente/guardalinee, considerava appunto uno scempio al pari di quello che è stato storicamente il comunismo, o almeno così ha interpretato queste frasi chi era presente al campo.

Comunista di qui, comunista di là e alla fine l’arbitro, che forse comunista non lo è, lo ha cacciato.

Senza guardalinee non si può giocare e quindi dei dieci giocatori presenti in campo, uno doveva per forza mollare il pallone e prendere in mano la bandierina. Discuti di qui, discuti di là, alla fine un giocatore del San Martino si è sacrificato per gli altri e la partita ha potuto riprendere, tanto che il primo tempo si è concluso sul 9-0 per i padroni di casa del CUS Parma.

Al rientro dagli spogliatoi però un altro fattuccio ha messo in discussione la partita, poiché il portiere, che aveva preso già nove gol, piuttosto che prenderne altrettanti, ha preferito prendere la sua borsa di plastica e alla chetichella se ne è andato dal campo.  

L’arbitro a quel punto, ha dovuto chiedere ai giocatori del San Martino di mettere qualcuno in porta e la discussione tra loro è ricominciata identica a quella già vista per stabilire chi doveva fare il guardalinee, perché tutti e otto quelli rimasti, volevano prendere il pallone con i piedi e non con le mani.

Alla fine del “io in porta non ci vado”, magari facendo la conta, un ragazzo si è infilato i guantoni da portiere e così, il secondo tempo ha potuto iniziare.

Pochi minuti di gioco senza che il CUS infierisse più di tanto con caterve di gol, e la partita si è interrotta ancora, poiché il Dirigente ex guardalinee di giornata espulso per le accuse di comunismo all’arbitro, è entrato in campo ed uno ad uno ha convinto i suoi giocatori a mollare la partita.

E si, uno a uno, perché quei ragazzi, proprio non ne volevano sapere di andarsene senza terminare la loro mezz’oretta di calci al pallone, e però, non è che si può far molta resistenza al grido del dirigente che su quel campo li aveva portati; un grido che più o meno recitava così: “ questa squadra è mia e la gestisco io”!

Brutta giornata per il calcio parmense, ma c’è poco da dire e poco da fare per la Federazione, che in questi casi ha più che le mani legate. Se paghi e se presenti tutti i documenti, liberatoria del campo compresa, non è che la FIGC possa cacciare una società perché ha questi comportamenti antisportivi e autolesionisti che più autolesionisti non si può.

Ora sarebbe interessante sapere se il San Martino ha mandato in campo giocatori tesserati, e questo tocca sicuramente alla FIGC, che almeno su questo punto può dire la sua (deferimento alla Procura Federale in caso di cartellini mancanti)

Il ritiro della squadra, come la mancata presentazione, in campionato è punita con la cacciata dal campionato stesso, ma di queste mancate presentazioni ce ne vogliono da quest’anno ben quattro.

Un tantino tantine, se prendiamo casi come questo. Ma così dice il regolamento, quindi o il San Martino si mette a posto in questa settimana, o mi sa che ne vedremo altre tre di domeniche bestiali come quella di ieri!

E però, sia come sia, quando sparisce una società, a gente che ama il calcio deve piangere il cuore sempre e comunque.

Certo, che a tutto c’è un limite e la domanda che vien naturale  è: Il San Martino ha superato il limite della decenza?

Al comunicato di mercoledì l’ardua sentenza e a domenica prossima la risposta all’ardua sentenza del comunicato. E si, da questo non si scappa!

Ps: il massimo è però stata la Gazzetta di Parma che in barba ad ogni tabellino veritiero, ci ha propinato un tabellino che più falso non si può. E si, per la Gazza, il San Martino si è presentato in undici e ha fatto anche cinque   sostituzioni! Hihihihi robi da canceleria dall’ordin di giornalista! Rido.

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  Scritto da manso il 13/09/2022
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