ELEZIONI FIGC, HA STRAVINTO GRAVINA CON IL 74%, SIBILIA 26%

Roma, le elezioni sono andate ancor meglio del previsto, e Gravina ha stracciato Sibilia con un verdetto che non ammette repliche.
Duro il conforonto tra i due competitor che nella loro richiesta di voto non si sono risparmiati nulla di nulla. Tra poco potremo mandarvi gli audio dei due contendenti e credo che dovreste ascoltarli.
Da notare che la LND è accreditata di un 34% dei voti, quindi questo signfica che Sibilia non ha preso nemmeno i voti della LND (Emilia Romagna e Lombardia non lo avevano votato alle Elezioni della LND)
Gravina: Nella nostra partita è aver chiari quattro gol: presidio delle regole, governance, sostenibilità e valorizzazione dei campionati. Nella nostra partita servono interessi del sistema e non modificando la realtà ad uso personale. È finito il tempo degli accumulatori seriali di cariche. Non posso più accettare mestatori di fango: ho dato mandato ai legali di perseguire coloro che hanno diffuso voci diffamatorie su di me e sulla mia famiglia. Non posso accettare di condividere un percorso con persone senza scrupoli, animate dal solo intento di infangare piuttosto che argomentare", ha detto Gravina a margine dell'assemblea elettiva.
Sibilia: La replica di Sibilia, soprattutto in merito al patto sottoscritto nel 2018, non si è fatta attendere: "Firmammo la candidatura dell’attuale presidente Gravina alla guida della Figc, avendo esplicitamente dichiarato lo stesso Gravina di voler rinunciare a una ulteriore, successiva candidatura anche per riconoscere il ruolo della Lega Nazionale Dilettanti. Tra me e Gravina non c’è nulla di personale. Basta andare indietro nel tempo e tutto diventa comprensibile: nella vita si può cambiare idea, ma bisogna portare rispetto per i propri interlocutori. L’accordo fu sottoscritto e garantito dall’ex presidente federale, in assenza del quale non avrei mai firmato, ma che ora nulla ha fatto per esaminare i motivi di tale cambiamento. Questa è la verità dei fatti, provabile a livello documentale: se qualcuno può smentirla lo faccia pubblicamente".
