NON PIACE IL BONUS DI 1800 EURO DATO AGLI ARBITRI DEI DILETTANTI
Esclusiva di TPI - Tra i beneficiari del bonus ci sono moltissimi studenti tra i 15 e i 25 anni. Arbitrano partite di campionati dilettantistici per hobby, alcuni vengono da famiglie ricche, ma ora si ritrovano in tasca 1.800 euro, molto più di quanto è stato dato a tanti lavoratori vittime del Covid. Ecco come è stato possibile
TPI - Tra i numerosi decreti promossi dal Governo Conte, uno sembra aver creato un possibile sperpero di denaro pubblico. Il caso riguarda 50 milioni di euro che sono stati versati a migliaia di collaboratori occasionali delle federazioni sportive con uno strano paradosso: i contributi dello Stato sono finiti a liceali, volontari delle federazioni e collaboratori occasionali, che in un anno non guadagnano neanche la metà dei 1.800 euro che si vedranno versare grazie al bonus.
Andiamo con ordine: il Dl “Cura Italia” ha previsto il riconoscimento del bonus di 600 euro anche ai collaboratori di federazioni e associazioni sportive nazionali. L’obiettivo era tutelare istruttori e allenatori, professionisti il cui reddito è costituito interamente da indennità e rimborsi. Oltre ai professionisti sono stati inclusi, per un’ambiguità della norma, che non distingue tempo e durata delle collaborazioni in essere, anche migliaia di collaboratori occasionali, per lo più studenti universitari che svolgono attività saltuarie, come gli arbitri di calcio delle serie dilettantistiche e giovanili. Si tratta di ragazzi che percepiscono in media in un anno rimborsi per un ammontare di poche centinaia di euro, e che oggi si ritroveranno a ricevere 1.800 euro in meno di tre mesi...... CONTINUA A LEGGERE