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PRES. FIGC VENETO, IL CAMPIONATO E' FINITO QUI - SMENTITO IL CRER?

Parole che a Bologna si sognano, ma che avrebbero dovuto dire, se avessero avuto a cuore il destino del loro Calcio - Quando diciamo che in Emilia Romagna abbiamo un problema, e che questo problema è il servilismo del CRER nei confronti del Presidente della LND, non è che diciamo cosa campate in aria. Anzi, ogni giorno arriva una conferma, e questa volta la conferma arriva da un altro Comitato Regionale, che da quel che sembra, ragiona con la sua testa e non con la saliva!

 
Da Venetogol.it - Le parole del presidente del Comitato  Regionale Ruzza sulla sorte dei campionati

Sarebbe una fortuna se fosse fermo solo il calcio”, premette Ruzza riferendosi alla drammatica situazione sanitaria ed economica, “Siamo in continuo contatto con i vertici e i comitati regionali. Se da una parte tutti noi ardiamo dal desiderio di ricominciare, la razionalità ci dice che non si potrà cominciare.

Idecreto con le restrizioni verrà reiterano fino a dopo Pasqua, la ripartenza dovrà essere graduale, sicura e che riguarda tutti, quindi ho detto al presidente Lnd Sibilia: "Se si dovesse ripartite, in Veneto si ripartirebbe solo con un rischio sotto zero di contagio. Siccome a mio modo di vedere non sarà possibilecredo che andremo verso una conclusione dell’attività. Sarebbe un fatto grave, tant’è che non è codificato, e questo è il problemaConcludiamo, d'accordo, ma in che modo? (riferendosi alla gestione delle classifiche, ndr). Ci sono società che hanno investito, sperato, che sono prime, seconde, terze, ultime, penultime, terzultime. C’è chi aveva la possibilità di sorpassare altri in classifica

Chi ha tanti punti di vantaggio. Questo per dire che ogni società può quindi pensarla in modo diverso. La decisione dovrà essere univoca in tutta Italia, non diversa da regione a regionePer carità, le idee ci sono. Ad esempio promuoviamo la prima e retrocediamo l’ultima: ma la seconda che è un punto sotto, o l’ultima a -1 dalla penultima, se ne stanno buone? Oppure, per scontentare il minor numero possibile di squadre, si potrebbe promuovere solo le prime, stilando una graduatoria per garantire i ripescaggi alle seconde e terze, perché con la crisi purtroppo avremo problemi di organicoE non fare retrocessioni. Questo garantirebbe una soluzione abbastanza sportiva, ma creerebbe problemi per la prossima stagione, con campionati con gironi in sovrannumero”.

Dobbiamo trovare una soluzione comune - prosegue Ruzza - Per evitare contenziose ricorsi, credo non debba essere il CRV a stabilire il modo. Nemmeno la LND nazionale. Nemmeno la FIGC con Gravina. Ma debba essere minimo il CONI, se non anche un provvedimento tombale del Ministero dello sport, che dica: "questo caso è eccezionale, prendiamo provvedimenti eccezionali, quindi eventuali ricorsi non saranno presi in considerazione". Non so se sarà fattibile. Altre soluzioni non ne vedo. Anche perché se si chiudesse tutto, azzerando i risultati, non mi sembrerebbe giusto. Inoltre c'è chi propone di basarsi sulle classifiche di fine andata. Quindi ci sono tante ipotesi. Ci stiamo lavorando soprattutto come area nordDobbiamo cercare di rimanere uniti, divisi non si va da nessuna parte. Le società devono avere fiducia del loro CRV. Sappiano che il CRV si confronta con gli altri: sicuramente l’area nord è sulla stessa linea. 

Dobbiamo scegliere quale soluzione vada bene, anche sentendo le societàInutile che nascano petizioni per dire di fermarsi. La questione non è se finiamo il campionato oppure no, ormai è una banalità: credo arriverà in modo naturale, non abbiamo i tempi per concludereSiamo dilettanti, giochiamo per divertimento. Non siamo professionisti che possono giocare al mercoledì. Parliamoci chiaro: ci sono ragazzi in cassa integrazione, che avranno perso parenti, e c’è chi aspetta giugno per lavorare nel turismo. Non possiamo obbligare a praticare un’attività che non è prevista in quel periodo”.

“Una certezza è che ogni centesimo andrà a disposizione delle nostre società. Parte dei 400 milioni di euro che il ministro Spadafora ha disposto per le attività dilettantistiche andrà alla Lnd. Sicuramente entreremo a casa delle società, assicurando loro un contributo sostanziale e sostanzioso, che possa permettere loro di iniziare l’attività sostenendo le spese. Stiamo lavorando anche sotto l’aspetto economico”, conclude.

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  Scritto da manso il 02/04/2020
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