Sospensione Vicofertile- F.Fornovo, Varoli è da denuncia alla Procura!

Bymanso - Se fossimo ignoranti, diremmo che oggi è “ IL GRAN GIORNO” per il Comitato FIGC di Parma, che anche se non gli spetta, "deve decidere" su come comportarsi per la partita Vicofertile – Folgore Fornovo, che fu sospesa, “per mancanza delle righe e anche per impraticabilità del campo” (queste le parole dell'arbitro alle squadre).

Però ignoranti noi non li siamo, quindi definiamo questo lunedì 23 Aprile “ IL GIORNO NERO” perchè mette in evidenza quello che andiamo denunciando a destra e manca da quando è nata Emiliagol.

E si, tradotto: il “METODO PARMA” o per dirla meglio il “METODO VAROLI”!!!

Dopo la premessa, veniamo al fatto e alle operazioni messe in pista da Varoli (Delegato Presidente della Federazione di Parma)

Il Fatto - La partita in questione è stata sospesa il Mercoledì sera (era un recupero) e da subito nascono le proteste della Folgore Fornovo che si sente “vittima” di un'ingiustizia, visto che l'arbitro ha dichiarato alle squadre che la sospensione era stata decisa per la “mancanza delle righe, ma anche per l'impraticabilità del campo”.

“Un ma anche”, che non trova riscontri nella giurisprudenza sportiva, proprio perchè se non ci sono le righe l'arbitro è obbligato a sospendere la partita e l'impraticabilità non deve essere nemmeno verificata.

Che poi, come è successo mille volte a chi calca i campi di calcio, il Direttore di gara cerchi di ripristinare la regolarità, invitando la Società ospitante a rifare il tracciamento delle righe, è una prassi consolidata che tutti conosciamo.

Ma, cosa succede se dopo tre o quattro tentativi le righe, causa pioggia e erba bagnata, ancora non si vedono? Bhe qui, la giurisprudenza è abbastanza chiara: partita persa a tavolino alla Società che è tenuta a presentare il campo nelle condizioni idonee per il normale svolgimento della partita.

Ricordo a chi non ricorda, che da quando esiste Emiliagol (15 anni) non è mai successo un caso simile! E in tre lustri, di acqua, cara miei, ne è venuta giù sempre e comunque!

Varoli – Dalla sera stessa (mercoledì della partita) il Delegato di Parma interessato dal Vicofertile, si mette in movimento e incomincia a prendere in mano la situazione, che però sembra sfuggirgli quando riceve il preannuncio di ricorso della Folgore Fornovo, che nasato lo straccio (dichiarazioni dell'arbitro che contrastano con le azioni dell'arbitro stesso), cerca di premunirsi per avere quello che secondo lei, le da il regolamento (lo 0-3 a tavolino)

Un ricorso? Ma non sia mai, si è detto Varoli!!

E qui, fa l'errore che secondo noi è da Procura Federale, perchè sempre per noi, che ignoranti non li siamo, è ben chiaro che il Delegato Provinciale non ha nessun potere per sapere cosa ha scritto l'arbitro nel referto che consegna al Giudice Sportivo.

Anzi, diciamo a grandi lettere che ogni azione di questo genere va contro al principio della lealtà sportiva, perchè la decisione è sempre e solo del Giudice Sportivo. Un Giudice Sportivo che riceve il referto dall'arbitro e che è tenuto a mantenerlo segreto. Se non lo fa, compie una grandissima irregolarità che è punibile con l' immediata cacciata!

L'AIA e la Federazione, sono due organi della stessa stessa famiglia (FIGC), che sono tenuti del tutto separati per i compiti diversi che svolgono e per ovvi motivi di regolarità.

Le invasioni di campo, come quella messa in pista da Varoli sono veri e propri atti di pirateria calcistica che andrebbero puniti con il massimo della pena, poiché non si può accettare che un Delegato provinciale venuto a conoscenza di un ricorso da parte di una Società, si prenda la briga e la libertà di telefonare alla Società stessa dicendole “non mandare avanti il ricorso, sono soldi buttati, perchè tanto lo perdi”.

Da ciò, ci chiediamo: come faceva Varoli a essere a conoscenza di quanto scritto dall'arbitro sul referto?

Qualcuno gli ha passato il pizzino? E quel qualcuno, non è che si può raffigurare con il capo degli arbitri di Parma con cui va o fa credere di andare a braccetto?

Beh, non ci sono dubbi, le cose sono due: o Varoli ha millantato di essere a conoscenza del referto (“il ricorso lo perdi”), o Varoli ha una corsia preferenziale con il Giudice Sportivo che è palesemente contro il regolamento!

Da qui non si scappa e a noi poco importa, per ora e sottolineo per ora, quello che uscirà mercoledì sul Comunicato; quello che ci interessa però, è aver denunciato queste irregolarità comportamentali di Varoli, che in un caso o nell'altro (conosceva il referto o ne millantava la conoscenza), ha dimostrato, che non è per nulla quell'arbitro che richiede il suo ruolo e che è richiesto per il regolare svolgimento delle operazioni che riguardano una Federazione Provinciale.

“IL METODO PARMA” fatto di pseudo minacce e di altre mille intromissioni millantate o meno, si protrae da anni, e le Società hanno il SACROSANTO dovere di denunciare a Bologna, tutte le vessazioni subite e che subiscono. Una denuncia che va fatta in nome di un Calcio che innanzitutto non deve e non può essere gestito come se fosse una cosa personale del Delegato Varoli.

Bologna, ha dimostrato, vedi Piacenza negli anni scorsi, che è sensibile alle richieste delle Società, ma è indubbio, che le stesse Società, debbano avere un po' di coraggio se vogliono che le cose in quel di Parma funzionino come dovrebbero funzionare.

E si, care Società, se pensate che la protesta, un ricorso o la semplice denuncia di comportamenti anomali possano decidere le sorti del vostro campionato, pensate sbagliato, perchè se fosse che pensate giusto e non fate nulla per cambiare l'andazzo, allora siete complici e Varoli ve lo meritate!

Noi però non ce lo meritiamo e non gli daremo pace fin che ci sarà. Noi amiamo il Calcio, ve!