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E' la Martorana la giornalista accusata di frasi razziste all' Arbitro

MANSOSPIA, è Razzismo questo? Arbitro colored alla Martorana, con le donne non parlo di calcio!! Martorana, in Italia c'è la parità dei sessi, se nn ti piace tornatene al tuo paese! La Giornalista dopo giorni, sembra si sia recata sul posto di lavoro dell'Arbitro! Come sempre in questi casi, rimaniamo a disposizione per ogni eventuale replica.

 

Bymanso - Il Comunicato del Giudice Sportivo del Comitato di Parma ha creato davvero tanto stupore tra i tifosi e gli addetti ai lavori emiliani; una cosa così a memoria di manso e di molti altri, non si era mai vista ne sentita. Ve lo riproponiamo perchè merita; eccome se merita:

"AMMONIZIONE E DIFFIDA FOLGORE FORNOVO Per inadempienza dei propri doveri da parte dei dirigenti i quali permettevano l'ingresso negli spogliatoi, ad una sedicente giornalista sportiva che non si era fatta identificare, la quale rivolgeva al direttore di gara frasi offensive e discriminatorie di chiaro indirizzo razzista. Nessun dirigente della Società Folgore Fornovo, interveniva per allontanare la stessa".

Ora che avete letto e riletto il comunicato, vi diciamo che la sedicente giornalista, non è per niente sedicente, poichè è un personaggio pubblico che, risponde, come da titolo, al nome di Erika Martorana, e che compare a Tv Parma nella trasmissione condotta da Luca Romenghi. Una giornalista a tutti gli effetti con tanto di iscrizione all' Albo, che oltre in TV, lavora anche per la Gazzetta di Parma.

Questo per quanto riguardo il sedicente, che se ora non vale più per noi comuni mortali, visto che di appurata giornalista si tratta, vale però ancora per gli Arbitri, che per riconoscere un giornalista hanno bisogno, secondo regolamento, di un accreditamento complicatissimo, che nei dilettanti, dall'Eccellenza in giù, nessuno mai fa.

La prassi in uso in tutti i campi di far entrare i giornalisti, non è regolamento è semplice prassi, e quindi è nel diritto dell'Arbitro far allontanare dallo spazio recintato l' intruso.

Detto della premessa "entrata intrusi" e appurate le ragioni regolamentari dell'arbitro su questo punto, passiamo a raccontarvi la vicenda per come l'hanno vissuta alcune persone presenti al campo Comunale di Riccò (Fornovo Parma). Persone queste, che molto gentilmente, con la loro testimonianza, hanno voluto darci una mano per capire l'intrigata,  stupefacente e per certi versi anche incresciosa, vicenda.

I nostri testimoni, vicini alla Società fornovese ma anche no, ci hanno raccontato che l' Erika Martorana è un'abitudinaria degli incontri della Folgore Fornovo, poichè il suo moroso gioca appunto in questa squadra. E come spesso accade, quando si uniscono le ragioni di cuore con quelle di maglia, è facile diventare poi anche tifosi.

La Martorana,stando sempre ai nostri amici, questa proprio non l'ha scampata diventando così una super tifosa della Folgore Fornovo. Partecipava e viveva le partite con passione e trasporto, tanto che non era difficile sentirla urlare per incitare i propri beniamini.

Che poi ci scappasse anche qualche insulto nei confronti di chicchessia, noi non lo possiamo sapere e quindi non lo diciamo. Questo, lo sottolineiamo, succedeva fino a qualche tempo fa, perchè quel che è certo, è che sabato scorso, durante la partita con la San Leo, come capita da alcune settimane, la giornalista ha seguito tutto l'incontro sulla sua auto. Acqua, neve, tempesta, sole, vento Marino o caldo micidiale, lei non scende più! Un comportamento, quello attuale, dettato dalla Società? Ah saperlo!!

Finita la partita però, la Martorana è uscita dall'auto e si è recata nel "recinto" chiuso al pubblico che unisce il campo agli spogliatoi e dichiarandosi giornalista ha affrontato l'arbitro chiedendogli lumi su alcuni episodi relativi alla partita.

Inutile dire che non poteva essere lì. Inutile dire che anche i vicini sassi del Taro sanno che gli arbitri non possono parlare della partita. E infine, è sempre inutile dire che se sei giornalista questo A B C comportamentale devi proprio conoscerlo.

Alle domande della nostra tifosa/giornalista, l'arbitro, stando a più di una testimonianza, invece che tacere come insegna il regolamento AIA, ha risposto con un " io con le donne, di calcio non parlo!!"

BOOOOMMMM !!!! Se l'arbitro in quel momento voleva "stroncare" la Martorana insieme alla sua giovane carriera da cronista sportiva, non poteva scegliere frase più ad effetto!

Lo sappiamo ben tutti, che non si possono dire queste cose ad una donna che si occupa di calcio; e tanto meno, lo si deve dire se sai che la stessa non ha mai tirato un calcio ad un pallone. La gentilezza unita all'educazione prevede che certe cose si possono pensare, ma non si debbano mai dire! Ai bacchettoni, diciamo che chi dice che nessun maschio lo ha mai pensato, mente sapendo di mentire!!

La Martorana, che scrive cronache calcistiche per la Gazzetta di Parma, che conduce con sempre più spazio una trasmissione a Tv Parma, che ha un moroso giocatore e che ad inizio carriera ha avuto maestri del calibro di Roberto Bottarelli e del manso, a quel "con le donne di calcio non parlo" profferito anche con un certo disgusto dall'arbitro, è letteralmente esplosa.

I testimoni ci han raccontato che a quel punto di esplosione, la tifosa/giornalista ha così risposto all' arbitro colored: " In Italia c'è la parità tra uomini e donne, e se questo non ti piace, tornatene al tuo paese!".

La reazione della Martorana non è stata delle più composte, questo è certo, e se da una parte la si può capire, dall'altra diventa impossibile da accettare. Qual'è l'altra parte impossibile da accettare? E' quella che differenzia un giornalista da un comune mortale.

Il regolamento dei giornalisti, prevede che gli stessi siano sempre responsabili della loro condotta, sia che stiano lavorando sia che siano in "libertà".

Tanto per intenderci, proprio come succede ai Carabinieri, che sono Carabinieri anche quando non indossano la divisa.

I giornalisti sono vincolati dal buon comportamento e dalla deontologia professionale, e chi sgarra, dopo le ammonizioni che portano alle sospensioni, può incorrere nella radiazione dall' Albo.

Questi fatti e le frasi testimoniate non hanno poi molto del sapore razzista a cui siamo abituati nella vita di tutti i giorni, e perciò, secondo noi, fanno parte della "normale" diatriba domenicale che accade in ogni dove tra un Arbitro e un tifoso/a. Non si dovrebbe, ma dire che non esiste non si può! Chiarisco: nessuna giustificazione per l'amor di Dio, ma nemmeno il "bacchettonamento" che ci propinano quotidianamente i ben pensanti radical chic, va bene! E se di razzismo si tratta, possiam ben dire che l'incontro scontro Arbitro-Martorana è teminato con un bel pareggio per 1-1. 

Il problema però, nasce dal Comunicato diffuso dalla FIGC, che riporta quell'accusa di frasi razziste che se fossero state del peso che lasciavano immaginare prima delle nostre testimonianze, avrebbero potuto comportare per la Martorana una denuncia penale, una segnalazione all'ordine dei Giornalisti e infine anche un Daspo.

Il Comunicato redatto dal Giudice e pubblicato dalla FIGC, è strettamente legato, come tutti sanno, al referto arbitrale, e quindi è poi responsabile l'arbitro di quel che c'è scritto.

E se non c'è scritto la verità, son poi cavoli suoi. Noi di arbitri che han detto cose per altre ne abbiam smascherati molti, ma in questo caso, non possiamo giudicare, poichè non sappiamo cosa intendesse il direttore di gara con quel " frasi offensive e discriminatorie di chiaro indirizzo razzista". Nella nostra ignoranza giuridica, la reazione della Martorana (tornatene a casa tua) ci può anche stare visto che l'arbitro gli voleva stroncare la carriera da giornalista sportiva in quanto donna.

L'arbitro secondo noi non ne esce tanto bene da questa storia, ma secondo noi la Martorana ne esce anche peggio, poichè i suoi errori son più di uno. Anzi, diremmo che sono tanti e per di più continuati. E si, continuati!

La Martorana è entrata nel recinto, e si è presentata come giornalista per fare cosa? Per intervistare l'Arbitro (non si può) o per dirgliene quattro? E se glie ne voleva dire quattro, sotto forma di domande tendenziose, era palese che agisse da tifosa. Ha intervistato poi qualcuno delle due squadre? Se agiva da giornalista, dov'è finita la sua cronaca? Non sulla Gazzetta e nemmeno in TV, visto che lunedì sera non ha profferito parola ne sulla partita ne su quanto è successo. Un glissamento tanto totale che è più unico che raro.

Un comportamento giornalisticamente assurdo, e una scelta quella di far finta di niente in TV, che la dice lunga sul come ha interpretato questi fatti la Martorana. Fatti che se esaminati, portano a pensare che la Martorana sabato fosse prima di tutto una tifosa e poi un tesserino da giornalista!!

E gli "errori continuati" di cui sopra? In Giurisprudenza la continuità si da quando i delitti si susseguono in un certo arco di tempo. Nel caso della Martorana gli errori commessi in questo arco di tempo, sono piuttosto significativi, visto che dopo quello che era successo sabato scorso, ha deciso, ad inizio settimana di andare dall'arbitro all' uscita dal suo posto di lavoro (Varano de' Melegari). Forse per chiedergli solo spiegazioni? Bhe, noi lo speriamo!! 

Siamo si, venuti a conoscenza di questo altro fatto, ma non sappiamo nulla di come siano finite poi le cose tra Arbitro e Martorana. Certo è, che questo non ci sta assolutamente!! Ragionando calcisticamente, e ragionando come un appartenente all' AIA, questa azione è da considerarsi una vera e propria minaccia nei confronti dell'arbitro. Una telefonata è cosa, aspettare un arbitro sotto casa o al di fuori del suo posto di lavoro, non è cosa che si concedere a nessuno. Nemmeno dalla Martorana!! .

Se l'arbitro avvertirà l' AIA di questo increscioso fatto, a rimetterci sarà sicuramente la Martorana che potrebbe subire davvero gravi conseguenza in qualità di tifosa (daspo) e di giornalista (segnalazione all'Albo e o divieto dell' AIA di frequentare gli spogliatoi), ma rischia anche la Folgore Fornovo  per la responsabilità oggettiva, se la Martorana fosse individuata dalla FIGC come tifosa!

Fatti e rifatti questi, che nel mondo del calcio non debbono assolutamente esistere e che creano solo danni al movimento. Per quanto riguarda il mondo dei giornalisti, cavoli non nostri. e perciò, contenti loro, contenti tutti. tanto come funzionano le cose in quel mondo lo sappiamo ben tutti! Vero Signor Pacciani?

La morale per niente semantica, alla fine di questa lunga storia è che a rimetterci in immagine e in "fegato" è una Società come la Folgore Fornovo, che negli ultimi due anni ha vinto una coppa disciplina e una volta è arrivata seconda.

La morale dei due protagonisti della storia è che un arbitro va tenuto in Italia anche se colored, e anche se non se ne condivide l'arbitraggio. E che c'entra il non parlare di calcio con la Martorana perchè è una donna.  Non si parla di calcio con la Martorana, perchè è la Martorana!

 

Ps: Il signor Pacciani, Capo Redazione Sportiva della Gazzetta di Parma, sentiti i "nostri fatti", ci ha dichiarato che sposa in toto la versione della Martorana. Purtroppo però non ha voluto raccontarci qual'è questa versione e da quel che abbiamo potuto capire, nulla sapeva "dell'incontro" avvenuto a Varano Melegari!! E si, i proverbi han sempre ragione e quindi ci sentiamo di dire che tra le due parti litiganti, è sempre Emiliagol che ha ragione!

 

COMUNICATO FOLGORE FORNOVO SULLA VICENDA

 

 

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  Scritto da Mansospia il 03/12/2016
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