PARMA, REFERTO FALSO: SUL BANCO DEGLI IMPUTATI L'ARBITRO LE NOCI
Il caso è scoppiato mercoledì scorso all'arrivo del comunicato in cui l'arbitro di una partita di Coppa, ha nel referto (riportato nel comunicato) dichiarato palesemente il falso al Giudice Sportivo. AIA di Parma sotto accusa poichè a quella partita era presente anche l' Osservatore. Ecco come le società possono difendersi da questo "strapotere" degli arbitri in mala fede (referto falso) ed ecco cosa rischia un arbitro che dichiara il falso sul referto - La questione Giudice di Parma e le sue squalifiche a sentimento!!

IL REFERTO FALSO DELL' ARBITRO CRISTIAN LE NOCI
Ci risiamo! In quel di Parma sembrava che fosse debellata, per merito di Emiliagol, la pratica con cui gli arbitri per motivi tutti loro, falsificavano i referti e o si comportavano indecentemente nei confronti dei giocatori; ma si parla di una decina di anni fa e quindi gli arbitri giovani o relativamente giovani, mica sanno a cosa possono andare in contro.
Bene, cercheremo di spiegarglielo noi, e così lo rammentiamo anche all' AIA di Parma!
Denuncia per diffamazione alla Procura della repubblica (i testimoni valgono)
Denuncia alla Procura Federale della Figc (i testimoni valgono).
Con queste due semplicissime operazioni (una non esclude l'altra), un arbitro che ha mentito o che si è comportato male con i giocatori è un re nudo, poiché la verità delle testimonianze non può che saltare fuori con tutte le “sputtanate” del caso e soprattutto quelle dei media (per un referto falso c’è sempre comunque la querela per diffamazione)!
E veniamo all' ultimo caso di referto falso che con tante testimonianze ci ha indotti a tirare fuori ancora questa brutta pagina; e per farlo, riprendiamo il Comunicato del Giudice Sportivo su cui si legge che:
Il calciatore Xeka Eduart (Eri 96 Vianino) , senza apparente motivo, colpiva un calciatore avversario con un pugno violento, tanto da farlo cadere a terra. Alla notifica dell'espulsione, uscendo dal terreno di gioco lo stesso calciatore rivolgeva all'indirizzo del direttore di gara una serie di insulti, frasi irriguardose ed offensive.
Il calciatore Zoni Nicola (Eri 96 Vianino), contrariato per una decisione arbitrale contro la propria squadra, rivolgeva allo stesso pesanti insulti, frasi irriguardose e minacciose. Inoltre, al termine del primo tempo, durante il tragitto verso gli spogliatoi, il sig. Zoni Nicola si avvicinava minacciosamente al direttore di gara cercando di aggredirlo fisicamente, senza tuttavia riuscirvi, grazie al tempestivo intervento di alcuni suoi compagni che lo trattenevano con forza. Ciò nonostante il sig. Zoni Nicola reiterava il suo riprovevole comportamento minacciando di nuovo l'arbitro dicendogli che lo avrebbe picchiato.
Cosa c'è di falso in questi due racconti presenti sul referto?
Come evidenziato in neretto, Eduard Xeca non ha mai dato un pugno all' avversario, ma lo ha spinto lateralmente, mentre questi, l'avversario, stava impedendogli di prendere il pallone (cosa non consentita dal regolamento) per andare a battere un calcio d'angolo e in più l'arbitro non ha visto un bel niente, poiché come testimoniano almeno quattro giocatori, era girato da un'altra parte; quello che ha visto e sentito l'arbitro è solo la sceneggiata che ha fatto il giocatore del Busseto che si è buttato a terra urlando (la falsa testimonianza è punita dalla legge italiana con una pena che va dai tre ai sei anni!!!). Da ciò, nessun pugno è partito e l'arbitro se lo è inventato di sana pianta e la domanda è perchè abbia voluto inventarsi un fatto del genere sul 3-0 e a pochi minuti dalla fine? Che aveva o ha questo arbitro contro l' Eri 96 Vianino? Perché fin dal primo minuto ha avuto un atteggiamento di sfida punitiva e di presa in giro solo con i giocatori dell' Eri 96 Vianino?
Sempre in neretto sono evidenziate le azioni di Nicola Zoni, anche queste del tutto inventate, ma inventate proprio tutte! Detto delle invenzioni (nessuna minaccia di pestaggio e nessun trattenimento dei suoi compagni) c'è da notare che prima dell' espulsione, l' arbitro aveva messo le mani addosso a Zoni e alle proteste di questi (“non mi tocchi”) lo stesso arbitro gli aveva chiesto scusa e poi però (l'arbitro), ha preso di mira Zoni e lo ha espulso alla prima protesta inventandosi pesanti offese che non sono arrivate prima dell'espulsione ma solo dopo e solo con una frase che non vogliamo riportare; possiamo ben immaginare cosa sarebbe successo se a mettere le mani addosso all'arbitro fosse stato Zoni. Sarebbero bastate le scusa del giocatore? Se sta be!.
Da questo referto falso di una partita di Coppa Emilia, son scaturite squalifiche a tempo che “occupano” sei giornate di campionato e se l' Eri 96 Vianino non ha fatto ricorso perché in questo caso varrebbe solo la testimonianza dell' arbitro Sig. Cristian Le Noci della sezione di Parma, L' Eri 96 Vianino sta pensando però di portare la questione davanti alla Procura Federale (esposto), che non potrà far altro che sentire i testimoni tesserati.
Detto del referto falso, che a sentire le numerose testimonianze, più falso non si può, non possiamo non scandalizzarci del fatto che al Campo di Colorno durante Eri 96 Vianino – Busseto era presente anche un osservatore dell' AIA, che poi a fine partita, si è trattenuto per più di un'ora nello spogliatoio dell' Arbitro.
Come ha potuto scrivere falsità di quella portata (sei giornate di squalifica) l' arbitro Nicola Le Noci con la presenza dell' Osservatore, che è poi quello che giudica la sua prestazione, non ci è dato a sapersi.
L'unico sospetto è che all' AIA abbiano in dotazione un occhio monouso che o l'usa uno o lo usa l'altro.
E si, questo fa ben pensare su come funzionano le cose in AIA a Parma, perché se un arbitro può raccontare il falso nonostante la presenza dell' Osservatore allora vuol dire che siamo davvero messi molto male.
L' AIA di Parma, ecco il problema! Va bene non fare le designazioni per meriti, va bene mandare allo sbaraglio ragazzini in Categorie che altrimenti vedrebbero con il binocolo per altri 2/3 anni, ma non va bene non dare le punizioni che si meritano gli arbitri quando sbagliano (si chiama “fermarli”).
Nascondersi, come fanno i dirigenti AIA di Parma, dietro ad un esiguo numero di arbitri, non fa altro che danneggiare l'immagine di tutti gli altri arbitri, che fanno la loro parte con abnegazione e con sacrifico e soprattutto solo per mera passione (per fortuna sono la maggioranza).
Sappiamo tutti i nomi degli arbitri che fanno gli sbruffoncelli in campo e che ogni tanto non contenti, falsificano o appesantiscano i referti, e all' AIA di Parma dovrebbero conoscerli proprio come li conosciamo noi e le società (le segnalazioni arrivano tramite la federazione); e così arriva un pessimo esempio a quei giovani che si approcciano al mondo AIA.
Un arbitro che fa un referto falso come quello di Cristian Le Noci, è un arbitro che ha mancato al suo “giuramento” di imparzialità ed è quindi un arbitro che andrebbe radiato come andrebbe radiato se avesse venduto una partita, poiché se racconta il falso sul “Principe dei documenti” (il sacro referto gara), nessuno può venirci a dire che la sua disonestà non lo potrebbe portare a vendere anche una partita...
L'Eri 96 Vianino ora si difenderà nell'unico modo che ha una società davanti a queste vergognose situazioni, che a parte le varie giustizie di cui sopra, è quella di filmare tutte le partite e di filmare anche tutto il resto del filmabile, perché davanti ai filmati, non c'è referto che tenga in nessuna sede giuridica e mediatica che sia.
Ma le altre Società che in Terza, Seconda e Prima (in Promozione ed Eccellenza non esistono i referti falsi per il semplice motivo che ci sono tre arbitri e trovare tre che mentono non è facile per nessuno) che non hanno le possibilità per difendersi con i filmati come faranno?
Bene, come era successo in passato, c'è sempre Emiliagol e c'è sempre l'esposto alla Procura Federale che può anche essere fatto semplicemente dal giocatore che ha subito il danno senza il permesso di nessuno, nemmeno di quello della società!
Morale della fola, all' AIA di Parma devono darsi una scossa come e forse di più se la son dati a Piacenza e soprattutto, devono difendersi loro stessi da quegli arbitri (pochi per fortuna) che per motivi tutti loro (prevenuti, vendicativi, razzisti?) usano il referto arbitrale come una clava che colpisce si i giocatori, i dirigenti e le società, ma che alla fine creano più danni di credibilità e di immagine proprio all' AIA stessa e a tutti quegli altri arbitri che nonostante tutti gli errori che possono commettere (chi non arbitra non sbaglia e chi non sbaglia non impara), sono comunque persone a cui bisogna solo rivolgere un grandissimo “GRAZIE DI ESSERCI”!
IL GIUDICE SPORTIVO DI PARMA
La questione comportamento degli arbitri sul terreno di gioco e quella dei referti falsi non è sicuramente finita qui, anche se lo speriamo, a Parma c'è anche la Giustizia Sportiva che ha delle pecche incredibili ed è amministrata in modo che definire incongruente con le altre province e con il regionale è un eufemismo; ma lo strano degli strani è che nello stesso comunicato di Parma compaiono squalifiche diverse per lo stesso “reato”. Il Giudice di Parma pare non si metta d'accordo nemmeno con se stesso, e scusate, ma questa che sembra davvero una barzelletta, le la vrité!
E cosa super fresca che non possiamo rimandare, è che a Parma il Giudice Sportivo, dopo i mille svarioni che vi testimonieremo con altro articolo, mercoledì è arrivato a sospendere un giocatore (FC 70) per 40 giorni dopo una gara di Campionato (Seconda B).
Dai su, anche questa non si era mai vista, perché o dai 5/6 giornate come fanno tutti gli altri Giudici in questi casi , o devi ritirarti e andare a giudicare se le bambole son pettinate o spettinate.
Il calcio è cosa seria e anche e soprattutto lo è per Emiliagol quello dei dilettanti; certe persone non possono che far male al calcio stesso. Le sorti calcistiche di una Società, di un dirigente o di un giocatore non possono essere lasciate in mano a chi non ha un comportamento legislativo integerrimo o a chi a seconda di come gli gira da sentenza a sentimento.
E no, il sentimento con la giustizia sportiva non c'entra un bel niente, c'entra il sapere di cosa si tratta e c'entra anche il sapere cosa dicono le norme e quali sono le indicazioni della FIGC intesa come Giustizia Sportiva. Bisogna studier, ve!!!
Ps curiosità: Chissà se domani nella partita di Seconda C Vicofertile – Fraore l'arbitro in questione, Cristian Le Noci, si produrrà ancora in un referto falso? Bhe, dopa costa chi, an cred miga, ve! E comunque, auguri agli amici di Vico e Fraore.
