AGGRESSIONI ARBITRI, SALVINI: PUGNO DURO CONTRO I VIOLENTI!
No a militarizzazione dei campi da calcio - Salvini, a margine dell'incontro avvenuto oggi al Ministero degli Interni con Nicchi (AIA), ha dichiarato che dopo i migranti, ora dovrà occuparsi anche di difendere gli 11.000 ragazzi che ogni settimana vanno ad arbitrare.
Salvini, a margine dell'incontro avvenuto oggi al Ministero degli Interni con Nicchi (AIA), ha dichiarato che dopo i migranti, ora dovrà occuparsi anche di difendere gli 11.000 ragazzi che ogni settimana vanno ad arbitrare.
Non sarà la una militarizzazione degli stadi, ma saranno inasprite le pene.
Matteo Salvini:“Si parla di ricoveri ogni anno di ragazzi che seguono una loro passione. Farò da Ministro dell’Interno tutto il possibile per riportare ordine, rispetto, buona educazione e sanzioni per chi sbaglia. Nel breve termine occorre sanzionare i delinquenti. Mi rifiuto di militarizzare i campi di calcio perché sarebbe una sconfitta. Ma da oggi si cambia e chi sbaglia paga. Come abbiamo dimostrato di poter difendere i confini, faremo lo stesso con i campi di calcio”.
Quali potrebbero essere le pene legate a questi fatti? C’è un’emergenza sociale intorno al calcio?
“Il calcio è lo specchio di un Paese. Da milanista mi sono vergognato del nostro centravanti che è stato indegno. E’ chiaro che poi un ragazzino si sente legittimato a fare certe cose. Mi auguro che venga pesantemente squalificato. Detto ciò, parliamo oggi di 100 aggressioni. Noi siamo a disposizione, ma è chiaro che se dalla Federazione arrivano sanzioni più forti allora uno ci pensa due volte a fare certe cose. Drammaticamente in 307 casi i violenti sono stati i calciatori. Per quello che mi riguarda un calciatore che mette le mani addosso a un arbitro dovrebbe essere radiato. Daremo tutto il supporto economico necessario e sono sicuro che con il nuovo Presidente della FIGC si sentirà una nuova aria”.
Al Ministro Salvini. Come pensate di intervenire nel rapporto tra tifosi e società?
“Ci sono inchieste in corso tra frange malate della tifoseria e società, ma mi auguro si faccia pulizia. Senza di fare tutta l’erba un fascio, io sono stato tifoso in Curva per 7 anni e senza mai alzare un dito. Non voglio demonizzare a prescindere settori o passionalità”.
Intanto, questa settimana gli arbitri del Lazio non scenderanno in campo per protesta contro l'aggressione all' Arbitro di Ciampino avvenuta domenica scorsa nel campionato di promozione.