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Monica Panichi, figlia del mitico Niki e Grandissima tifosa del Parma

Monica Panichi - "Il Calcio", la Passione di una vita.

Monica, 48 anni, moglie, mamma di due figli, uno di 19 anni e l’altra di 29. Commerciante e… grande tifosa del Parma!

La prima donna, tra quelle finora intervistate, ad amare in modo esclusivo questo sport. Il figlio gioca a calcio a sette, la figlia tifa Inter, anche se non è una tifosa accanita e il marito è “l’anti-calcio” in persona.

A casa Panichi si è sempre masticato calcio, il padre, Guglielmo, in arte William, grande appassionato, giocatore, allenatore e arbitro Uisp. Monica inizia ad avere i primi contatti con questo mondo all’età di 5 anni, seguiva le partite del papà insieme alla madre, al parco Ferrari, poi anche nelle tribune del Parma (il padre in quanto arbitro, aveva l’abbonamento).

La passione di mio padre era ed è smisurata, lui era allenatore e giocatore allo stesso tempo, in più arbitrava!”.


Il signor Panichi oggi ha 72 anni, è una persona in super forma, fa tantissimi chilometri in bicicletta, moltissimi viaggi e opere di volontariato. Con la moglie va a ballare due o tre volte la settimana.

Racconta anche del bellissimo rapporto che correva e corre tra lui e Manso (giocavano insieme nel “Pedale Veloce” - Borgh Bartà), il quale le avrebbe detto, proprio a Monica personalmente: “è stato lui ad insegnarmi il calcio”; lei pensa sia un’affermazione fin troppo esagerata, ma noi, a quel che dice il manso, ci CREDIAMO!

Monica in quanto tifosa sfegatata, è amministratrice di un gruppo su Facebook in cui si tratta esclusivamente di argomenti “giallo-blu” (Un nome che è tutto un programma: An To Gnan Caghè). Racconta: “sono amministratrice di questo gruppo, ma non è solamente mio, siamo in quattro a gestirlo. Diciamo che forse il mio carattere un po’ autoritario e allo stesso tempo socievole, ha fatto si che io sia diventata, involontariamente, il simbolo di questa pagina, una sorta di responsabile”.

Proprio da questa “fan-page”, Monica conosce Manso, lui condivideva i suoi post nella sua trasmissione e, da contatti privati riguardo questioni logistiche su “diritti d’autore”, Giorgio nota il suo carattere forte, determinato e come lei stessa confessa, un po’ polemico e, facendo un’associazione tra questa sua caratteristica e il cognome le chiede se fosse parente di “NICHI”, perché così era chiamato da lui Guglielmo Panichi, la risposta fu ovviamente affermativa: più parenti di così!!!


Monica, pur avendo questa grandissima passione, non va spesso a vedere le partite sul campo:
“non vado spesso purtroppo, perché la mia famiglia viene prima di tutto, il sabato lavoro fino a sera e la domenica è l’unico giorno in cui posso stare con loro. Però riesco a vederle in tv, online, oppure ascolto la cronaca radio, alle volte la preferisco perchè io, non ho molta pazienza e la televisione è sempre in ritardo di un minuto rispetto al tempo reale dell’incontro, quindi alzo il volume dell’una e abbasso quello dell’altra, diventa un vero casino! ”. Quando assiste ai match parmigiani sulla poltrona di casa, Monica è da sola e confessa: “sento la tensione della partita!”.

Alla domanda: “anche in casa ti metti in ‘tenuta stadio’?”, la risposta parte eloquente e non ha assolutamente bisogno di alcuna spiegazione: “no! In casa no! Mi farebbero internare!”, ride.

Martina Rivara.

Bymanso: Due grandissime!!

 

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  Scritto da Martina Rivara il 04/02/2017
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