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Elezioni FIGC: Lunedì 6 marzo si decide il destino di Tavecchio

Programma (fiiii si magnon!!), Regolamento e Quorum - Beppe Carpi, Andrea Boni, Gabriele Tugnoli, Angelo Neri, Massimo Tirabassi e Antonio Cavina sono gli elettori della nostra Regione per la LND - Il "nemico" di Tavecchio è l'ex Presidente della Lega di B Abodi che è considerato un candidato forte e non di facciata

Bymanso - Repubblica.it - Chiunque vinca, lunedì a Fiumicino, vincerà per una manciata di voti. Dimentichiamo il 63% con cui Carlo Tavecchio, due anni e mezzo fa, ebbe la meglio su Demetrio Albertini. Stavolta la contesa con Andrea Abodi sarà all'ultimo voto. Sono gli ultimi giorni, febbrili. I programmi contano poco. C'è del buono, ovviamente, in quello di entrambi i rivali ma molto spesso certi propositi sono poi difficili (se non impossibili) da realizzare e allora contano le alleanze, le amicizie, gli spostamenti (o tradimenti) dell'ultimissima ora. Ma vediamo, fra i due schieramenti, che aria tira. Carlo Tavecchio ha appena dichiarato: "Secondo i miei calcoli sono sopra il 50 per cento. Per carità, tutto può succedere ma sarebbe la prima volta che perdo un'elezione". Nel suo entourage c'è forte ottimismo, "il presidente-assicurano-non è affatto preoccupato", c'e la convinzione che Tavecchi possa arrivare a prendere intorno al 54-55 per cento. Dove? Pescando ad ampie mani nella Lega Dilettanti, fra gli allenatori di Ulivieri, fra buona parte della serie A ma anche qulche percentuale da Serie B, Lega Pro e sindacato calciatori. Altrettanto ottimismo da parte di Abodi. "C'è equilibrio, la differenza la farà la serie A dove non è affatto vero che ho consensi marginali" ha detto. Secondo la cordata che sostiene Abodi, in serie A infatti potrebbero votare per lui Samp, Juventus, Pescara, Sassuolo, Fiorentina, Roma, Napoli e Crotone. Circa metà delle squadre (intorno al 5%). Abodi può contare sulla Lega di B, anche se non è compatissima, sulla Lega Pro (che vale il 17% e potrebbe perdere forse due punti), sui calciatori ma andrà a cercare voti anche fra i Dilettanti (dove, secondo l'entourage di Abodi potrebbe arrivare il 4 per cento sul 34%) e fra gli allenatori dove pare ci sia un certo fermento nella base (se è davvero così, lo sapremo lunedì). Abodi è convinto che sia una lotta alla pari, voto contro voto.

Ecco il programma della LND e dei rappresentanti della FIGC Emiliano Romagnola (Beppe Carpi, Andrea Boni, Gabriele Tugnoli, Angelo Neri, Massimo Tirabassi e Antonio Cavina) che saranno accompagnati dal Presidente del CRER Paolo Braiati: Arrivo domenica pomeriggio a Roma all' Hotel Hilton e cena di Gala preceduta dai discorsi dei due contendenti la Presidenza. Poi a let prest (chi creda?) e lunedì mattina votazioni. Dopo la proclamazione del vincitore, pranzo nello stesso Hotel. Po' tut a ca'!! 

Regolamento e quorum

I DELEGATI AVENTI DIRITTO AL VOTO

Sono 278 (A con il 12%, B con il 5%, LegaPro con il 17%, Dilettanti con il 34%, calciatori con il 20%, allenatori con il 10% e arbitri con il 2%)

COME SI VOTA E REGOLAMENTO QUORUM

I delegati già domenica, presso l'Hotel Hilton, potranno accreditarsi all'Assemblea elettiva. Quest'ultima sarà convocata poi lunedì alle 11.30 in prima convocazione, alle 12 in seconda. In prima convocazione sarà fatto il conteggio del quorum costitutivo, per cui, per poter procedere, i delegati dovranno essere la metà più uno dei voti assembleari.

Se il quorum sussiste l'Assemblea è dichiarata aperta, altrimenti bisogna attendere la seconda convocazione, dove è necessaria la presenza di delegati pari ad almeno un terzo, cioè 172. Aperta l'Assemblea, il Presidente Federale uscente avvia i lavori, dopo di che vengono presentate le candidature e per ciascuna possono seguire due interventi di durata non superiore ai 5 minuti l'una.

Quindi si può procedere con il voto. Saranno in tal senso allestiti 10 desk, due per ciascuna componente a seconda delle esigenze. I delegati si presentano ai banchi e dal badge verrà rilevato, attraverso una pistola lettore (tipo quella dei supermercati o dei negozi in genere), il codice a barre riportato sopra la tessera che esprime il peso del voto legato alla Lega o al componente di riferimento. 

Dopo questa 'espressione' di voto, ci si reca nel proprio seggio, fuori ci sarà una ampolla contenente delle fiches, bisognerà prendere una fiches e passandola sul badge si attiverà l’urna. Da quel momento in poi si potrà votare e la fiches sarà bruciata, quindi non più utilizzabile per nessuna altra votazione e nessun delegato.

Nel seggio ci sarà un touch screen che funzionerà da urna elettronica: una specie di schermo tipo bancomat. Il delegato troverà sullo schermo le tre possibilità di voto: in ordine Tavecchio, Albertini e scheda bianca, che è considerata un voto validamente espresso. Fatta la scelta, sullo schermo comparirà la parola“conferma” e il delegato dovrà confermare o in caso contrario rifare la scelta e poi confermare. 

Se le schede bianche sono voti validamente espressi e rientrano nel conteggio, non è così per le astensioni, che non rientrano nel computo. Se non sarà sufficiente una votazione, si procederà con votazioni successive, finché non sarà eletto un presidente, e c'è sempre la possibilità che un candidato si ritiri dalla contesa in qualsiasi momento.

E' importante sottolineare che il presidente federale è eletto al primo scrutinio se un candidato riporti la maggioranza di tre quarti dei voti validamente espressi dai delegati che compongono l’assemblea. Il presidente è eletto al secondo scrutinio quando ottiene la maggioranza di due terzi dei voti validamente espressi. Alla terza si riducono i numeri e si viene eletti con il 50% dei voti più uno. Se anche al terzo scrutinio la maggioranza non è conseguita, si va al ballottaggio finale: è eletto chi riporta la più elevata somma percentuale di voti espressi, cioè chi ottiene anche un solo voto valido in più.

 

 

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  Scritto da manso il 01/03/2017
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