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Piccardo Traversetolo, Report dell' Incontro col Dottor Longoni

Nella sede della Piccardo Traversetolo, sono accorsi diversi allenatori e dirigenti della società giallonera, ma anche numerosi addetti ai lavori del circondario.

 

 

Incontro col Dottor Longoni

Lunedì 6 Febbraio il dottor Cristiano Longoni e la dottoressa Alessandra Mosca hanno tenuto un interessante seminario riguardante l’importanza della psicologia nello sport, giovanile e non. All’incontro, avvenuto nella sede della Piccardo Traversetolo, sono accorsi diversi allenatori e dirigenti della società giallonera, ma anche numerosi addetti ai lavori del circondario.

La serata è iniziata con un’introduzione della dott.ssa Mosca, inaspettata e quantomai gradita ospite che ha accompagnato il dott. Longoni nella difficile trattazione di argomenti così delicati.

La dott.ssa Mosca ha posto le basi della discussione, parlando dell’importanza del sinolo mente-corpo, dell’unicità di ogni bambino/ragazzo/adolescente che ogni allenatore deve affrontare e di come le caratteristiche socio-culturali dettate dal momento storico influiscano sui soggetti in questione. Sono stati da subito sottolineati errori comuni: l’insegnare troppe cose troppo presto e il saltare tappe nel rapporto con lo sport: giocare, fare sport e competere sono cose ben diverse e solo con l’età va inserito un certo tasso di agonismo.

Educare la psicomotricità fin dalla giovane età – ha aggiunto la dottoressa – è fondamentale per non trovarsi nella fase adolescenziale incapaci di compiere i più semplici esercizi. Il dott. Longoni esordisce invece parlando della progressiva perdita della visione laterale nei ragazzi del giorno d’oggi, abituati ad una visione prettamente verticale: guardare la tv o il tablet davanti a sé è ormai il modo in cui i giovani passano intere giornate.

Sensibilizzare i genitori all'allenamento dei figli tutti i giorni, pur lasciando loro spazio creativo, diventa dunque fondamentale: in uno sport situazionale come il calcio, esercitare la mente al problem solving è necessario per non inaridire l’intraprendenza.

Facendo alcuni semplici esempi pratici, Longoni ha reso bene quanto sia importante tradurre la teoria in pratica. Specialmente nei momenti difficili, inoltre, l’isolamento sociale (che genera rabbia e paura) dev’essere combattuto: un ragazzo che non sa gestire i momenti di frustrazione non ha probabilmente sviluppato una corretta coscienza di sé all’interno della famiglia. Parimenti, sentirsi parte di un gruppo significa anche far cerniera all'interno dello stesso e unirsi verso un risultato: ha colpito molto l’attenzione dell’audience un esempio portato da Longoni riguardante un anno in cui ha aiutato la Sampdoria di Beppe Iachini a trovare la giusta chimica.

Il discorso, man mano che procede la serata, si è spostato sul concetto di gruppo funzionale, leadership e psicologia di gruppo. Ancora una volta, Longoni ha portato sia esempi icastici (il macchinone dorato con cui un giovane Icardi arrivava a Bogliasco) sia aiuti pratici per gli allenatori.

Un sociogramma con quattro semplici domande (Con chi andresti in vacanza? A chi affideresti una cosa cara? Da chi ti senti rappresentato? Con chi vorresti sempre giocare?) fornisce all’allenatore una fotografia di ciò che avviene all’interno dello spogliatoio. Una brillante spiegazione delle dinamiche, della forza e della coesione di gruppo ha rapito gli ascoltatori. Una delle tante cose che sono uscite, anche dopo risposte alle numerose domande della platea, è come creare spazi di pensiero da momenti aggregazione. Un appassionante incontro ha lasciato soddisfatti tutti i presenti.

La Piccardo Traversetolo (seconda sessione didattica organizzata in pochi mesi) dà ancora una volta prova di essere in prima linea su tutto ciò che concerne il mondo del pallone.

 

 

 

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  Scritto da Redazione Emiliagol il 08/02/2017
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