Vota il sondaggio

Inserisci la tua email per votare

Puoi votare solo una volta per questo sondaggio e la tua email deve essere valida.
La tua email non sarà resa ne pubblica ne visibile.

Consenso al trattamento dati:

Accetta il trattamento dei dati.

 
×

Accedi al Sito !

Usa le tue credenziali di accesso:
Non ricordi più la password?

Registrati

 Resta connesso

 

oppure

Accedi con Facebook

×

Tacchetti a spillo di Patrizia Gallina: Paolo Braiati, Presidente CRER

Storia, opere e pensiero dell' uomo Paolo Braiati, intervistato dalla nostra bella e brava inviata, Patrizia Gallina.

 

Buona sera Presidente, com’è entrato nel calcio?

Sono da sempre appassionato di calcio, e mi piaceva molto giocare da attaccante, però debbo dire per amor di verità, che ero molto scarso. Da piccolo abitavo alla periferia di Ferrara e facevo anche atletica; correvo forte, ed ero magrissimo e lungo, tanto, che mi chiamavano tutti “il Lungo. Successivamente abbandonai l’atletica per dedicarmi solo al calcio con i risultati che può ben immaginare. Ricordo però che per poter giocare organizzavo le squadre e ricordo anche che quando avevamo finito mia madre lavava le maglie

Da dove è nata questa passione per il calcio?

Da mio padre; è da lui che ho ereditato questa passione per il pallone. In quel periodo la mia squadra del cuore era la Juventus, ma nel 64 sono diventato interista. In famiglia mia moglie e mio figlio sono Juventini

E di suo figlio cosa ci dice?

Mio figlio gioca a calcio dall’età di 6 anni. Ha fatto moltissima carriera nei professionisti e ora che ha 36 anni gioca nei dilettanti. Quando da piccolo giocava nella società Porta a Mare Frutteti fui "incastrato" dai dirigenti e cominciai quindi a seguire questa società nell’ambito cartaceo. Lavoravo in comune e perciò ero avvantaggiato nel disbrigare pratiche .

Presidente, quanto ha studiato?

Sono diplomato, ma non ho potuto proseguire gli studi universitari poiché i miei genitori non potevano permettersi di mantenermi all’università; eravamo tre fratelli. Ho fatto il servizio militare e nel 1977 mi sono sposato, poi mi sono iscritto a Giurisprudenza sostenendo 10-12 esami fondamentali. Nel 1980 nacque mio figlio, e anche per altri problemi, fui costretto ad abbandonare gli studi. E’ il mio cruccio non aver potuto concludere il corso universitario

Prima di chiudere l’intervista le chiedo se ha rimpianti nella sua vita?

Si, due sono le cose che rimpiango: l’università come dicevo prima, e il non aver imparato a suonare la chitarra”.

Ma allora è un appassionato anche di musica?

Si, molto, ma solo musica degli anni’ 60, tipo Beatles.

Presidente, la ringrazio davvero molto per la sua cordiale disponibilità.

Grazie a lei Patrizia, e mi saluti il manso.

 

Print Friendly and PDF
  Scritto da Patrizia Gallina il 10/12/2016
Tempo esecuzione pagina: 0,03847 secondi