RICORSI - L'arte di falsare i campionati è prerogativa della LND
I Casi Montagna e Carpaneto tengono banco e fanno fare una figuraccia al "sistema calcio". Burocrazia 3, Calcio Giocato zero!!!
Quello che sta succedendo in Promozione e Prima Categoria è davvero surreale,poichè ormai è certo che questi campionati,comunque vada, saranno falsati dalla lunghezza della burocrazia. Un giudice che non giudica per tempo, non è un giudice affidabile e sicuramente nemmeno può considerarsi un giudice equo. I Campionati di calcio, hanno un tempo ben prestabilito. Iniziano in una data e finiscono in un'altra. Questo se è vero per il Campo, non è vero per la Giustizia sportiva e i casi di Carpaneto e Montagna sono lì a testimoniarlo. La Corte Federale in sei mesi (ma sono anche di più), non è ancora riuscita a mettere la parola fine su questi ricorsi. Una vergogna che dimostra l'inadeguatezza di questi signori che riescono con il loro (non) agire a fare di tutto per dar ragione a chi li critica. Chi scrive prova un grande senso di schifo, perchè chi è stato uomo di “campo”, sa cosa si intende per certezza della classifica. Appunto! Uomini di campo! Questi organi preposti a decidere della vita tua o morte mea, non hanno mai messo un piede in uno spogliatoio. Non hanno mai respirato il profumo della competizione, e sopratutto non hanno mai goduto o sofferto, per un risultato sportivo ottenuto sul campo. Le Federazione Regionali, se ne lavano le mani, e rigettano ogni colpa di lungaggine. Come se loro non facessero parte del sistema. Come se i campionati falsati non fossero i loro. Come se le Società coinvolte non appartenessero alla loro regione. Potrei continuare all'infinito con questi come,ma è inutile, perchè tanto andremmo sempre a parare sul “sistema calcio”. Un sistema fatto di norme astruse, che dicono una cosa e il suo esatto contrario. Regole burocratiche che servono a rovesciare il sistema calcio nelle sue prerogative. Invece di esserci le Società al centro del Calcio, al centro c'è la Federazione, che non fa il “controllore”, ma fa il padre padrone. E qui veniamo al punto. La colpa evidentemente è delle Società, perchè sono appunto loro che hanno permesso che si arrivasse a questo punto. Una rivoluzione dei metodi ormai è impossibile, e alle Società stesse non rimane altroche chinare la testa. Il dividi et impera di romana memoria è più che mai attuale in ogni piega della nostra società (in) civile e il calcio non ne è e non ne può essere esente. La burocrazia nasce come forma di potere e i casi di Montagna e Carpaneto lo dimostrano ampliamente. Due campionati (Prima B e Promozione A), che vada come vada, sono falsati da (non) decisioni che coinvolgono la bellezza di una miriade di squadre. In Promozione, i tre punti dati al Royale e tolti al Carpaneto, “spaccano” la zona retrocessione e la zona promozione e saranno decisivi per almeno 6 squadre. In Prima B, i punti di penalizzazione che si dice saranno dati,ormai nel prossimo campionato, al Montagna, falsano i play off sia alla Langhiranese che al Solignano. Certo, in Prima B è diverso perchè non c'è in palio il diritto sportivo; ma in Promozione A, ce ne sono più d'uno! Quindi Burocrazia tre, Calcio Giocato zero! Contenti a Bologna? Beh, da come si son comportati e dalla fretta che hanno fatto a Roma,si direbbe di si. Se fai parte del Sistema e se vuoi fare “carriera” non devi disturbare il manovratore, e da quel che abbiamo potuto vedere in questi sei mesi, il Presidente Braiati se ne è ben guardato dal premere l'acceleratore della commissione romana. Il piede se lo è ben tenuto in tasca. Piede in tasca e manovratore tranquillo! Che sia un modo per dirci che lo stesso Braiati farà carriera? Beh, a questo punto ce lo auguriamo anche noi. Se va a far danni a Roma, una cosa è certa, se ne andrà dal CRER. E se è vero che al peggio non c'è mai limite, è altrettanto vero che lui è l'eccezione che conferma la regola.