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Ti sponsorizzo se mio figlio gioca - Bymanso,la Truffa del procuratore

RIPROPONIAMO UNA VECCHIA INCHIESTA SU CERTI METODI E SU CERTI PROCURATORI CHE CI PARE SEMPRE MOLTO ATTUALE! - I genitori volevano anche il n° 10 e la fascia da Capitano - La testimonianza di un genitore di Parma sulla richiesta di denaro di un procuratore

RIPROPIONIAMO UNA VECCHIA INCHIESTA DI EMILIAGOL CHE CI PARE SEMPRE MOLTO ATTUALE!

Da tutto lega Pro:  Ormai lo sanno anche i muri, lo sanno in tanti: la prassi è sempre la solita. Ti sponsorizzo il club se tu fai giocare mio figlio. E' successo di nuovo anche pochi giorni fa. Il Pavia ha ricevuto in sede due genitori, li ha fatti accomodare in ufficio. I due propongono al club una sponsorizzazione in denaro, in cambio di ... Ecco, qui, la cosa si fa "seria": ti sponsorizzo con una certa cifra e tu tesseri mio figlio nel settore giovanile. Ma non solo: come condizione, quasi fosse una clausola contrattuale, vogliamo anche la maglia numero 10 e la fascia di capitano ...  Olè !

Per meglio capire la situazione, TuttoLegaPro.com ha contattato in esclusiva il Direttore Generale del Pavia, Nicola Bignotti"La cosa va avanti da alcune settimane - ha spiegato il dirigente -. Questi due genitori insistono. Stanno tentando in tutti i modi di convincerci. Pretendono di inserire nei Giovanissimi/Allievi il loro figlio. Continuano a chiamare, sostenendo che dobbiamo prendere a tutti i costi il loro pargolo perchè diventeranno sponsor del Pavia. Pretendono e continuano a fare pressione, anche con altri dirigenti del nostro club. Ma noi non ci piegheremo e continueremo a rimarcare l'etica della proprietà, con un settore giovanile forte, così come deve essere la prima squadra. Queste cose sono aberranti. Subentra un meccanismo antisportivo, anti educativo. Una roba schifosa. Vi faccio un esempio di una persona che ho avuto come maestro, e stiamo parlando di un super presidente come Andreoletti dell'Albinoleffe: lui non ha mai accettato la sponsorizzazione, da parte di padri che avevano il figlio nel club bergamasco. Perchè nessuno deve essere condizionato dal genitore che sostiene la società per mille o 10mila euro, la cifra non conta. Qui a Pavia questi genitori possono insistere finchè vogliono, ma tanto perdono solo tempo ...".

Bymanso - Ce ne vorrebbero di presidenti così, peccato che come abbiamo visto tre anni fa, di solito è il contrario. Sono le Società e certi pseudo procuratori che cercano i ragazzi della provincia facendo pagare "la retta" per la convocazione nella Juniores. Duemila euro al mese, per avere la possibilità a 18 anni di "giocare" nei Pro. Queste cose, saltano al naso, non come mosche, ma come macigni, e lo schifo è che nessuno tira fuori queste storie. Solo qualche sito indipendente riesce a farlo, e noi, scusateci, siamo appunto tra questi! E lo facciamo, a nostro rischio e pericolo, poichè perdere qualche sponsorizzazione, sta nel gioco delle parti e dalla parte degli interessi. Certo però, che la parte che abbiamo scelto noi è sicuramente quella giusta. Caso mai, son gli altri, sponsor persi compresi, che stanno da quella sbagliata. Ma la gente mica è scema!

La nostra testimonianza - inchiesta di 3 anni fa!

AGOSTO 2012 CALCIODUCALE EMILIAGOL - Questa è una di quelle notizie che fanno male quando le senti, e però fanno ancor più male quando ti viene in mente di diffonderle. Ecco la storia.  I genitori parmigiani di un promettente 94 che gioca in Promozione, vengono  contattati da un procuratore toscano che gli propone di portare il ragazzo a giocare in una squadra di Lega Pro di Prima Divisione.

Come è naturale che accada, i genitori e il ragazzo vanno su di giri e così avviano i contatti con l’ importante Società professionistica. Da tramite logicamente lo fa il procuratore che ha "scoperto" il ragazzo. Il procuratore fa il suo dovere e così la Società finalmente convinta, rompe gli indugi e propone ai genitori del giocatore il contratto. La città di gioco è lontana e quindi c’è da provvedere a vitto e alloggio, che non è poca cosa, visto i costi di questi tempi.

La squadra milita in un campionato professionistico, ma non è ricchissima, quindi chiede, tramite il procuratore, un contributo per il mantenimento del ragazzo. 12.000 euro all’anno! Non sto scherzando, è proprio così! Invece di pagare, questa Società si fa pagare per ingaggiare giovani talenti. E il procuratore? Beh, lui è un grande, perché la squadra te la trova e sicuramente non guadagna ufficialmente nulla sulla "retta".

Lui lo fa per la gloria? Beh, magari lo fa per quei nemmeno pochi euri (25%) che non figureranno nel costo del mantenimento (nero). Questo è quanto e quindi la domanda che viene spontanea è:  ma davvero anche il calcio è colpito da questo genere di truffe? Sembra di assistere alla trasposizione di quelle agenzie che promettono a giovani e belle ragazze di entrare nel mondo dello spettacolo. Si però senza un bel book fotografico che logicamente va pagato, dove vuoi andare?

Quindi 5.000 eurini per il book e 2-3000 per l’iscrizione all’ agenzia. Poi una volta pagato il tutto nessuno più ti chiama. A me sembra che d’ora in poi dovremo considerare ancor più vera la storia che accomuna i calciatori alle veline. E’ si è, perché anche le truffe sono le stesse. Proviamo a fare due conti in tasca a questa società. Poniamo che tra Primavera e altre categorie del settore giovanile vengano ingaggiati, con questo metodo, non meno di una decina di giocatori a 12.000 euro all’anno. Beh, fa 120.000. 120.000 euri, mica uno scherzo! Con i tempi che corrono in Serie C ci paghi metà degli ingaggi della prima squadra.

Che funzionasse così non lo potevo davvero supporre, ma nel calcio non si finisce davvero mai di imparare e questa storia ne è la prova. Meno male, che questi avveduti   genitori, insospettiti dal costo della "retta", non hanno abboccato all’ amo calato in acqua dall’ integerrimo procuratore. Loro con intelligenza si sono salvati, ma quanti altri avranno abboccato a quell’ amo? Suppongo il giusto. Quant’è il giusto? Ma quei dieci di cui parlavamo prima. 120.000 euri, mica noccioline!

Un vero peccato che mansospia sia stato avvertito a cose finite. Davvero un gran peccato, perché sarebbe stato grandioso registrare a video tutta la trattativa e poi mandarla on-line.

Ora che la questione è pubblica, spero che il procuratore cambi il metodo dell’ "ingaggio rovesciato" perché Calcioducale.it lo vedono anche in Toscana e non sarebbe carino che venisse fuori il suo nome e quello della Società.

Un avvertimento? No, una vera  e propria minaccia; una minaccia che si merita chi con la truffa rovina o tenta di rovinare le famiglie. Uomo (sigh) e Società avvertiti, mezzi salvati!  bymanso

 

 

 

 

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  Scritto da Redazione Emiliagol il 17/05/2018
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